Il Parco nazionale del Circeo non mantiene gli impegni e manda i daini a morire
Comparotto: «L’Ente Parco annulli i bandi che assegnerà i daini ad aziende agri-turistico-venatorie e ad allevamenti a scopo alimentare»
Il Parco nazionale del Circeo non mantiene gli impegni e decide di assegnare anche ad aziende venatorie e alimentari i daini che catturerà nella Foresta demaniale nell’ambito del il Piano gestionale di controllo del daino.
L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ricorda che circa un anno fa il Consiglio direttivo dell’ente aveva ribadito che avrebbe attuato “tutte le possibilità, non cruente e senza sparo, iscritte a vario titolo nel Piano per raggiungere l’obiettivo della diminuzione della popolazione di questa specie per ridurre la pressione sul territorio: spostamenti interni ed esterni, verifica su efficacia di sperimentazione farmaci immunocontraccettivi condivisa con organi competenti” (v. http://www.parcocirceo.it/dettaglio.php?id=58487).
E invece sono stati pubblicati sul sito web del Parco tre bandi per la cessione di alcuni esemplari. Gli animali che verranno catturati saranno ceduti rispettivamente ad aziende agri-turistico-venatorie dove si pratica la caccia, ad allevamenti a scopo alimentare, e a proprietari di recinti che abbiano le caratteristiche idonee per ospitare gli esemplari a scopo “ornamentale”.
«Questi bandi rinnegano le promesse di contenere la popolazione dei daini del Circeo in maniera incruenta», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Dopo aver garantito che avrebbe sperimentato una campagna di sterilizzazione, il Parco manda al macello gli esemplari prevedendone la cessione anche ad aziende faunistiche venatorie o ad allevamenti a scopo alimentare. Siamo basiti per questa decisione che contraddice le garanzie date un anno fa».
L’Oipa lancia un appello per i daini che abitano la Foresta demaniale del Parco nazionale del Circeo, dichiarata nel 1977 Riserva della Biosfera tutelata dall’Unesco: l’Ente Parco rispetti le sue iniziali intenzioni di tutelare la fauna che contraddistingue il suo prezioso territorio: sperimenti la sterilizzazione, annulli di due bandi che destina a una tragica fine gli esemplari catturati e lasci in vigore solo quello che concede loro la salvezza da parte di privati che ne rispetteranno la vita.