Il Coordinamento Presidenti Consiglio di Circolo e d’Istituto Sardegna si esprime contrariamente sull’ipotesi scuola fino al 30 giugno.
“Prendiamo nota delle notizie che, dal tardo pomeriggio di ieri, circolano su tutti gli organi di stampa nazionali e locali, circa il probabile allungamento del calendario scolastico sino al 30 giugno 2021.”
“Questo coordinamento ritiene doveroso esprimere qualche considerazione.
Posticipare di due settimane le lezioni, non crediamo sia fondamentale a risolvere il problema.
Una chiusura al 30 giugno, allungherebbe, di parecchio, i tempi per gli scrutini , per gli esami di terza media e di maturità di secondo grado.
I docenti, anche durante la didattica a distanza, hanno sempre e continuamente lavorato, pur non in presenza, ma assicurando una continuità, benché problematica, nel percorso.
Gli studenti sono confusi nell’organizzare, giorno dopo giorno, tra presenza e DAD, tra aperture e chiusure, tra i vari cambi di orario, il loro piano di studio.
Le famiglie sono sfinite dai ripetuti cambiamenti che, giorno dopo giorno, sono costretti a subire, modificando la loro vita quotidiana.
I dirigenti scolastici, sono allo stremo; è dallo scorso mese di aprile che lavorano incessantemente per rimodulare l’offerta formativa.
È innegabile che, soprattutto in Sardegna, a causa della digitalizzazione carente, molti studenti possano aver collezionato lacune nel percorso didattico.
Pertanto, anche se a tutt’oggi non vi è certezza che queste notizie si possano avverare, questo coordinamento auspica che vengano prese in seria considerazioni le singole dinamiche riferite ad ogni singolo istituto, e che eventuali modifiche al calendario scolastico, vengano valutate ascoltando tutte le componenti che gravitano nell’universo scolastico.
Auspichiamo un sereno confronto collaborativo per una soluzione basata sul buonsenso e sulla reale necessità sociale e didattica.”