“La Sardegna è in zona arancione per colpa di regole assurde decise da un governo che, ancora una volta, si dimostra nemico della nostra Isola. I numeri della Sardegna oggi sono decisamente migliori di molte regioni “gialle”.
Eppure restiamo arancioni”. Lo ha affermato Pierluigi Saiu, consigliere regionale della Lega e presidente della commissione Autonomia e Riforme, dopo avere appreso della decisione del Tar sulla richiesta di sospensiva, presentata dalla Regione Sardegna. “Era già successo con il certificato di negatività.
Il governo si oppose e quando il presidente Solinas adottò l’ordinanza, questa fu impugnata proprio dal governo di fronte al Tar. Anche in quel caso un atto contro la tutela dei cittadini sardi e una pronuncia conforme del Tribunale Amministrativo. Va detto – ha sottolineato Saiu – che quella di oggi è una pronuncia del Tar sulla sospensiva, non sul merito e che la decisione è stata rinviata a quando non servirà più.
Il punto, però, resta il provvedimento del Governo, non la decisione del Tribunale amministrativo. Il problema – ha continuato il consigliere della Lega – è l’applicazione assurda di regole che non tengono conto dell’andamento degli indicatori. È assurdo che un provvedimento restrittivo debba durare due settimane anche se i dati migliorano.
Ci sono famiglie e imprese che sono allo stremo, per colpa di scelte miopi di burocrati e governanti romani che non conoscono le condizioni economiche e sociali del nostro territorio.
L’ottusità di questo governo nell’applicare regole che vanno contro il buon senso è insopportabile. Come l’atteggiamento di alcuni parlamentari e consiglieri regionali sardi che invece di difendere la nostra isola, difendono le scelte illogiche di un governo nemico della nostra terra”, ha concluso Saiu.