In un libro la risposta delle chiese di Scientology al contagio da coronavirus.
Rosita Šorytė, autrice di numerosi articoli e capitoli sulla libertà di religione e sulle iniziative umanitarie ispirate da fedi religiose, dedica un libro alle attività della Chiesa di Scientology per contrastare la diffusione del Covid-19.
È raro che a gruppi religiosi minoritari sia dato credito per la loro opera umanitaria. In realtà, tutte le Chiese di Scientology hanno rapidamente adottato precauzioni all’avanguardia per scongiurare il pericolo e, come seconda risposta collettiva, gli scientologist hanno distribuito in tutto il mondo milioni di opuscoli che spiegano come attuare protocolli efficaci per aumentare l’igiene, usare correttamente mascherine e guanti e per sapere come comportarsi in casa e sul posto di lavoro caso di contagio.
In Italia, alla fine del primo lockdown dello scorso anno, più di 500 Ministri Volontari della Chiesa di Scientology hanno distribuito oltre 230.000 opuscoli a più di 3400 attività commerciali e di servizi come: supermercati, bar, aziende artigianali, associazioni di volontariato, gruppi religiosi e istituzioni pubbliche, nel tentativo di arginare la diffusione del Covid-19.
In linea con il pensiero di L. Ron Hubbard, fondatore della religione di Scientology, secondo il quale “Un’oncia di prevenzione vale più di una tonnellata di cure”, la Chiesa di Scientology Internazionale ha messo on line il “Centro Risorse per la Prevenzione” col fine di fornire informazioni basilari su ciò che ognuno può e dovrebbe fare per contribuire a mantenere se stesso e gli altri in buona salute. Informazioni corrette si possono trovare e scaricare gratuitamente sul sito: https://www.scientology.it/staywell/
Il libro di Rosita Šorytė, “Scientology e la Pandemia 2020”, edito da Forb-Press, è disponibile su Amazon.
Note sull’autrice:
Rosita Šorytė è entrata a far parte del Ministero degli Affari Esteri della Lituania nel 1992 e ha lavorato per 25 anni come diplomatica in numerose istituzioni, tra cui l’UNESCO a Parigi e le Nazioni Unite a New York.
Nel 2011 è stata rappresentante della presidenza lituana dell’OSCE presso l’Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani (Varsavia). Nel 2013 ha presieduto il Gruppo di Lavoro dell’Unione Europea sugli Aiuti Umanitari per conto della presidenza pro-tempore lituana dell’Unione Europea.
È presidente dell’Osservatorio Internazionale della Libertà Religiosa dei Rifugiati (ORLIR) e membro del Comitato Scientifico della European Federation for Freedom of Belief (FOB).