SOTORASIB, inibitore sperimentale di kras g12c, induce risposte rapide e durature nei pazienti con tumore ai polmoni di tipo NSCLC.
Il 37,1% dei pazienti ha risposto al trattamento con Sotorasib, con una durata media di 10 mesi.
La riduzione mediana del tumore, nei pazienti che hanno risposto al trattamento, è stata del 60% e sono state osservate risposte complete.
Sotorasib mostra una sopravvivenza libera da progressione (PFS) significativa pari a 6,8 mesi.
Amgen annuncia così i primi risultati dello studio di Fase 2 CodeBreaK 100 per la valutazione del farmaco sperimentale sotorasib (AMG 510) in 126 pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato con mutazione KRAS G12C, in occasione del Presidential Symposium della International Association for the Study of Lung Cancer (IASLC) World Conference on Lung Cancer (WCLC) 2021.
Si tratta dei primi risultati dello studio registrativo di Fase 2 sul NSCLC con un follow-up mediano di oltre un anno.
Sotorasib ha dimostrato un tasso di risposta obiettiva (ORR) e un tasso di controllo della malattia (DCR) confermati rispettivamente del 37,1% e 80,6% e una durata mediana della risposta di 10 mesi.
I risultati hanno anche evidenziato che sotorasib è il primo inibitore di KRAS G12C a dimostrare in uno studio di Fase 2 una sopravvivenza libera da progressione (PFS) significativa (6,8 mesi) con un follow-up a lungo termine, coerentemente con i precedenti risultati di Fase 1 nei pazienti con NSCLC avanzato con mutazione KRAS G12C pretrattati.
I pazienti sono stati trattati con sotorasib 960 mg in somministrazione orale giornaliera. L’81% dei pazienti, arruolati nello studio, erano in progressione di malattia dopo essere stati trattati con la chemioterapia a base di platino e con gli inibitori di PD-L1; i rimanenti pazienti erano in progressione dopo aver ricevuto una sola di queste terapie.
«I pazienti con NSCLC avanzato che non hanno risposto al trattamento di prima linea hanno poche opzioni terapeutiche disponibili. L’obiettivo della Ricerca Amgen è dare risposte terapeutiche adeguate a questi pazienti», dichiara David M. Reese, M.D., Executive Vice President of Research and Development di Amgen.
Oltre l’80% dei pazienti ha ottenuto il controllo della malattia, il tempo mediano per ottenere una risposta obiettiva è stato di 1,4 mesi.
Sotorasib ha dimostrato un profilo rischio-beneficio favorevole, con la maggior parte degli eventi avversi correlati al trattamento di grado 1 o 2 (da lievi a moderati) e nessun caso di decesso correlato al trattamento.
«I risultati dello Studio di Fase II su sotorasib sono incoraggianti, perché mostrano una risposta obiettiva nel 37,1% dei pazienti e un controllo di malattia in oltre l’80% dei pazienti», spiega Silvia Novello, Direttore Unità Oncologia Toracica, San Luigi di Orbassano (TO), Professore Ordinario di Oncologia Medica presso l’Università di Torino, Presidente Associazione WALCE – Women against lung cancer.
«Ad oggi non esistono opzioni terapeutiche approvate specificamente dirette contro la proteina KRAS mutata», aggiunge Umberto Malapelle, Supervisor del Laboratorio di Patologia Molecolare Predittiva del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
«Dopo tanti anni di insuccessi, i nuovi dati su sotorasib rappresentano una ‘luce in fondo al tunnel’. Auspichiamo che il test per la valutazione delle mutazioni in KRAS per i pazienti con tumore del polmone in stadio avanzato possa presto diffondersi capillarmente su tutto il territorio nazionale».
A seguito delle recenti richieste di autorizzazione negli Stati Uniti, Unione Europea, Australia, Brasile, Canada e Regno Unito, Amgen sta collaborando con gli enti regolatori a livello globale per rendere disponibile sotorasib ai pazienti affetti da NSCLC il più presto possibile.
L’NSCLC rappresenta l’80%-85% di tutti i carcinomi polmonari
La maggior parte dei pazienti (66%) riceve una diagnosi di malattia in stato avanzato o metastatico.
KRAS G12C è una delle mutazioni più diffuse alla base del NSCLC e si registra un forte bisogno insoddisfatto e risultati insoddisfacenti nel trattamento di seconda linea dei pazienti affetti da tumore del polmone non a piccole cellule KRAS G12C mutato.
Circa il 13% dei pazienti con NSCLC è colpito dalla mutazione KRAS G12C e ogni anno in Europa contiamo circa 33.000 nuove diagnosi di NSCLC con mutazione KRAS G12C.