Sviluppo del cinema in Sardegna. “L’emergenza epidemiologica e le misure restrittive che ne sono conseguite hanno danneggiato gravemente il comparto del cinema e tutte le componenti della filiera.
Nella nostra regione numerosi organismi del cinema e dell’audiovisivo hanno chiesto di poter beneficiare di aiuti per superare questo momento difficilissimo. I tempi per una ripresa del settore potrebbero essere lunghi, tuttavia, un primo passo da compiere per garantire una più equa ripartizione delle risorse regionali destinate al comparto è sicuramente la revisione della legge regionale numero 15 del 20 settembre 2006 ‘Norme per lo sviluppo del cinema in Sardegna’, che presenta diversi punti anacronistici che devono essere adeguati alle nuove esigenze e alle nuove normative nazionali e regionali.
Alla luce delle recenti nomine da parte della Giunta dei membri della Consulta regionale del cinema, approvata con una delibera dello scorso dicembre, auspico che grazie al contributo dei nuovi incaricati, esperti del settore, si potrà presto giungere ad una revisione della legge in un’ottica di ammodernamento”.
Così il consigliere regionale del m5s Roberto Li Gioi ha presentato una mozione che impegna il Presidente della Regione e la Giunta e provvedere ad aggiornare la legge regionale del 20 settembre 2006 per tutelare in modo più ampio gli operatori del mondo del cinema isolano.
“Sono diversi i punti della norma che necessitano di una rivisitazione. Innanzitutto – entra nei dettagli il consigliere pentastellato – occorre definire un finanziamento duraturo nel tempo che consenta una programmazione e garantisca una premialità per le opere prodotte da società sarde. Non solo, è fondamentale prevedere l’utilizzo di maestranze sarde e declinare in maniera oggettiva tutti i 45 punti attualmente previsti dal bando in relazione alla sardità del progetto, considerando come progetti sardi anche quelli che non parlano di tradizioni sarde purché siano realizzati da produzioni sarde, registi sardi e/o per la maggior parte realizzati in Sardegna”.
L’atto promosso da Li Gioi si riferisce inoltre alla sezione dedicata ai cortometraggi: “Sarebbe auspicabile destinare almeno il 50 per cento dei fondi ai giovani registi, istituire un fondo separato per i documentari e abbassare l’importo massimo concedibile per permettere il finanziamento di più progetti. Infine – conclude – è necessario consentire a tutti gli organismi interessati di poter partecipare alle riunioni della Consulta regionale per il cinema”.