Turismo nel Sulcis, grido d’allarme da parte di oltre 300 operatori
Grido d’allarme da parte di oltre 300 operatori del Sulcis. La stagione turistica è alle porte e il tessuto economico dell’arcipelago del Sulcis è in gran parte legato al mercato dell’accoglienza e allo sviluppo di un’offerta turistica moderna. I tempi sono stretti e gli imprenditori che lavorano con il turismo sono preoccupati.
Le dichiarazioni
“Il settore dell’accoglienza turistica è, come è noto, quello più colpito dagli effetti sociali della pandemia e delle misure sanitarie adottate dai governi, nazionale e regionale”, spiega Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio Sud Sardegna, “il turismo è un settore ad alto rendimento occupazionale e a forte marginalità, non possiamo rinunciarvi.
Gli operatori del settore aderenti a ConfCommercio, che ho l’onore di rappresentare, sono turbati dal sospetto che le Amministrazioni comunali dell’Arcipelago, travolte dalla crisi e dalle nuove esigenze dovute al Covid, possano non considerare i tempi. Siamo oramai a marzo e non sono ancora state ovunque approntate le azioni indispensabili per la stagione turistica, dalle azioni di pulizia degli arenili, alla sistemazione della viabilità rurale e urbana, alla gestione sovracomunale dei rifiuti, alla creazione di una copertura Wi-Fi adeguata alle nuove esigenze di didattica a distanza o Smart working”.
Ogni comune ha le proprie esigenze, ma tutte chiedono azioni rapide per consentire uno sviluppo dell’offerta turistica per l’estate 2021, per questo il presidente di Confcommercio Sud Sardegna ha scritto una lettera indirizzata all’Unione dei Comune dell’Arcipelago.
“È tempo di fare, di fare bene e di mettere insieme le competenze di chi ogni giorno affronta le sfide del mercato con quelle degli amministratori. Per questo mi permetto di chiedere un incontro urgente tra le nostre rappresentanze e i Sindaci dell’Unione dei Comuni dell’Arcipelago per affrontare i temi sommariamente esposti e concordare un sistema di azioni urgenti per la stagione 2021”.