Passeggiata virtuale per la ricerca su endometriosi e adenomiosi Acli Senorbì promuove una raccolta fondi.
Colorata simbolicamente di giallo, colore della ricerca sull’endometriosi e adenomiosi, una panchina in sette comuni del Sud Sardegna. Pillosu (Acli Senorbì): “fondamentale aiutare la ricerca e sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione”
È la panchina gialla il simbolo della due giorni di sensibilizzazione e raccolta fondi a favore della ricerca su endometriosi e adenomiosi promossa dal circolo Acli Senorbì. Si tratta di disturbi che portano gravi conseguenze per la vita di milioni di donne in tutto il mondo, circa una su dieci, e che al momento non hanno alcuna cura se non la prevenzione.
Questa mattina è stata presentata, alla presenza di diversi sindaci dell’area della Trexenta e non solo, l’iniziativa prevista per domani e dopodomani (27 e 28 marzo).
Si tratta di una passeggiata “virtuale” che ha già raccolto numerose adesioni e donazioni: «Abbiamo già raccolto circa 1700 euro che destineremo alla Fondazione Italiana Endometriosi – spiega la presidente di Acli Senorbì Ignazia Pillosu –. Siamo veramente grate a chiunque abbia aderito, dandoci la possibilità di far conoscere questa malattia e poter donare alla ricerca.
Ringraziamo inoltre i sindaci di Barrali, Fausto Piga, Selegas Alessio Piras, Villanovafranca, Matteo Castangia, Suelli, Massimiliano Garau, Guasila, Paola Casula, Gesico, Cinzia Porceddu e Senorbì, Alessandro Pireddu, che ci hanno dato la possibilità di colorare di giallo, colore della ricerca sull’endometriosi e adenomiosi, una panchina all’interno di ogni comune».
«Ora ci aspettiamo tante foto sui social delle passeggiate virtuali di ciascuno, con il giallo come colore dominante, così da dare un messaggio forte tutti assieme – dice il presidente provinciale delle Acli Giacomo Carta – Le Acli vogliono essere in prima linea per sostenere la ricerca ma serve l’apporto di tutti. Siamo molto soddisfatti, a questo riguardo, della forte risposta data dalle amministrazioni comunali coinvolte che ringraziamo per il sostegno».