Il CNDDU riceve tantissime email pervenute dal personale educativo. Le problematiche ricorrenti riguardano una situazione ormai divenuta veramente preoccupante.
La pandemia determina una difficoltà oggettiva nel recarsi dalle proprie famiglie e anche l’aumento dei costi di spostamento. I prezzi dei biglietti dei treni, dei pullman, degli aerei sono aumentati in maniera esponenziale, così anche il costo vita.
Le dichiarazioni del CNDDU:
“Occorre intervenire presto per risolvere una volta per tutte la problematica degli esiliati l. 107/2015. Serve un piano di rientro concreto aumentando il numero dei docenti predisposti al potenziamento nelle scuole”.
Un esempio è da supporto a quanto detto: un gran numero di docenti dispone attualmente delle agevolazioni previste dalla legge 104/92, tra cui tre giorni di permesso al mese. Se in una scuola tutti i docenti dovessero avvalersene nello stesso periodo, molte classi rimarrebbero scoperte con grandi difficoltà organizzative. Sappiamo infatti che l’attuale normativa non permette di accorpare le classi”.
La soluzione proposta.
“Occorre urgentemente ridimensionare le classi, oggi troppo numerose e complesse. La pandemia ha incrementato i casi BES e di disagio psichico. E in funzione di un recupero delle difficoltà rilevate occorre raddoppiare il personale per evitare la crescita dell’abbandono scolastico e della dispersione, specie nelle aree più a rischio del Paese”.
“La sicurezza nell’ambiente di lavoro in molte realtà educative è ancora non completamente adeguata alla normativa. In molte scuole, specie nel Centro Sud, il clima non permette nei periodi estivi di prolungare il calendario scolastico in quanto le classi non sono dotate di un sistema di aereazione appropriato.
È necessario adeguare le retribuzioni agli standard europei. Da molti messaggi giunti all’associazione constatiamo una crescente preoccupazione per le confuse e discordanti comunicazioni circa la contagiosità delle attuali varianti Covid: sarebbe opportuno divulgare con la massima chiarezza e possibilmente univocità le informazioni scientifiche acclarate sui fenomeni epidemiologici. Chiediamo a tal proposito un monitoraggio dettagliato alle autorità competenti e facilmente consultabile all’interno delle scuole. Si richiede un intervento urgente normativo per modificare la legge n. 92/2019 (Educazione civiche nelle scuole) onde permettere al personale competente di poter insegnare adeguatamente la disciplina. Crediamo, infine, sia doveroso l’inserimento in ruolo di chi ha superato i concorsi pubblici banditi negli anni precedenti.
Ribadiamo che solo attraverso un piano generale in cui trovino posto le varie criticità si potrà assistere ad un’autentica evoluzione positiva della scuola nella società.