“Proteggiamo la Sardegna dall’esodo di massa”.
È quanto affermano Pino Cabras ed Emanuela Corda, deputati sardi de “L’Alternativa c’è”, che proprio ieri hanno presentato un’interrogazione al governo nazionale nella quale contestano gli ultimi decreti che autorizzano gli spostamenti dalle altre regioni verso le seconde case in Sardegna.
«In questa fase è giusto chiudere la Sardegna, come nelle intenzioni del presidente della Regione Solinas. Il numero di abitazioni di proprietà di non residenti nella nostra Isola è nell’ordine delle centinaia di migliaia.Il Governo deve pertanto sostenere la Regione con adeguate risorse per rafforzare i controlli nei porti e negli aeroporti dell’Isola ed evitare così che le vacanze pasquali si trasformino in un pericoloso esodo di massa, con grave rischio di diffusione del contagio nell’isola.
«In una fase in cui l’epidemia registra preoccupanti indici di diffusione a livello nazionale e la campagna di vaccinazione stenta ancora a decollare – spiegano – autorizzare spostamenti nelle seconde case, anche in altre regioni, rappresenta un motivo di legittimo allarme per l’alto rischio sanitario che comporta per residenti e non residenti».
«Tra l’altro, i sistemi di controllo nell’isola non sono affatto pronti a sostenere la pressione prodotta da alti flussi di presenze, considerato che il personale abilitato ai controlli (medici, sanitari, forze dell’ordine) è impegnato nelle campagne di screening e di vaccinazione in tutta l’Isola».
«Non vogliamo – concludono – che si riproponga la stessa situazione di rischio della scorsa estate quando la Sardegna, da regione con bassi indici di diffusione del virus, si è trasformata in luogo di contagio con il coinvolgimento di altre regioni».