La proposta progettuale.
Dopo la presentazione della proposta progettuale per la costruzione e la gestione del dell’itinerario storico, culturale, ambientale e religioso avvenuta lo scorso 22 gennaio con il coordinamento della Provincia di Sassari quale capofila del progetto, questo pomeriggio nella Sala Angioy del Palazzo della Provincia di Sassari è stato sottoscritto il Protocollo di Intesa tra gli Assessori del Turismo e della Programmazione della Regione Sarda, la Provincia di Sassari, i Comuni di Sassari, Alghero, Porto Torres, Olmedo, Putifigari e Uri, l’Arcidiocesi di Sassari, la Diocesi di Alghero Bosa, il XIII° Vicariato Arcivescovile della Chiesa Ortodossa, l’Associazione Pozzo Sella e la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara.
La realizzazione di un brand identitario.
La Proposta Progettuale fa dunque parte del progetto più generale presentato alla Regione Autonoma della Sardegna nel mese di maggio 2020 per la realizzazione di un “Brand Identitario del Turismo Lento Minerario della Sardegna” che comprende il Cammino del SUD-EST, quello del CENTRO-SUD e quello già operativo nel SUD-OVEST dell’Isola.
Il Cammino Minerario di Santa Barbara del Nord-Ovest nel territorio della Nurra è difatti un itinerario ad anello della lunghezza di circa 200 km.
Il percorso, quindi da percorrere a piedi in 11 tappe, include l’Argentiera, Canaglia, le miniere di Olmedo e quella di Cala Bona e le diverse chiese dedicate alla Santa patrona dei minatori. Queste ultime oggi perse in tante parti del territorio.
Una infrastruttura di pubblica utilità e di libera fruizione finalizzata dunque a valorizzare con la pratica del turismo lento lo straordinario patrimonio storico, culturale e religioso connesso alla millenaria attività estrattive svoltasi nella regione storica della Nurra ed inserito in un contesto paesaggistico e ambientale di grande fascino e bellezza.
Tre nuovi itinerari.
C’è stato quindi il positivo avvio del Cammino Minerario di Santa Barbara del Sud-Ovest nel Sulcis Iglesiente Arburese Guspinese. Si volge ora verso la costruzione dei tre nuovi itinerari nelle restanti aree minerarie dismesse della Sardegna.
Questo conferisce pertanto al progetto una dimensione di carattere regionale. Ciò consente di proporre nel mercato del turismo lento, in continua crescita, anche questo nuovo scenario.
Consente altresì la realizzazione di un “Brand Identitario del Turismo Lento Minerario della Sardegna”. L’obiettivo è di lanciare sul mercato nazionale e internazionale un prodotto turistico nuovo per la Sardegna.
Un prodotto da praticare in tutte stagioni e caratterizzato dalla sostenibilità ambientale capace di contrastare lo spopolamento e di favorire la transizione ecologica della Sardegna.
“Uno progetto importante – ha affermato l’Amministratore Pietro Fois – un filo rosso che unisce all’interno del nostro territorio uno straordinario patrimonio culturale, ambientale e religioso. Un progetto di fede e riscoperta della storia, capace di creare nuove prospettive di sviluppo economico e culturale”.