Iscriversi al Corso di Laurea in Medicina Veterinaria
Per diventare veterinario il primo obiettivo da raggiungere consiste nel conseguire la Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria. L’accesso al corso di Laurea è subordinato al superamento di un test di ammissione. L’obiettivo che si prefigge il periodo formativo presso l’Università è quello di fornire all’aspirante veterinario un bagaglio di competenze teorico-pratiche che saranno poi utilizzate al momento della sua operatività.
Il corso di Laurea in Medicina Veterinaria ha la durata di cinque anni. Nei primi quattro anni sono impartite discipline obbligatorie e comuni per tutti gli studenti. Il quinto anno è invece organizzato in moduli professionalizzanti.
Le materie che si approfondiscono nella Facoltà di Medicina Veterinaria sono prevalentemente legate alla medicina del mondo animale. Per una competenza più ampia, il veterinario è comunque tenuto a conoscere anche le basi della medicina umana.
Prepararsi al test di Veterinaria
Come per tutte le facoltà inerenti l’ambito medico, anche la selezione per il corso di Laurea magistrale in Medicina Veterinaria è piuttosto difficile. In genere, la prova di ammissione si svolge nel mese di settembre, prima dell’inizio del nuovo anno accademico.
I posti disponibili per Veterinaria, stabiliti dal bando del Ministero dell’Istruzione (MIUR), sono ridotti. Trattandosi di una Facoltà a numero chiuso, per poter superare la prova di ammissione è opportuno prepararsi adeguatamente, studiando diverse materie di carattere scientifico come biologia, chimica, fisica e matematica. Occorre inoltre esercitarsi con vari tipi di quesiti di logica e di cultura generale, imparando a rispondere il più rapidamente possibile.
Il test di ammissione a Veterinaria è infatti composto da 60 domande che sono suddivise nella seguente maniera:
- 12 quesiti di cultura generale;
- 10 quesiti di logica;
- 6 quesiti di fisica e matematica;
- 16 quesiti di chimica;
- 16 quesiti di biologia.
Il test di ammissione è a scelta multipla e ha una durata di 100 minuti.
Diventare veterinario: l’abilitazione
Una volta ottenuto il Diploma di Laurea, per poter esercitare, l’aspirante veterinario deve superare lo specifico Esame di Stato abilitante. Solo il superamento di questo esame consente infatti di iscriversi all’ordine veterinario della FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani). A differenza di altri ordini professionali, per poter sostenere l’esame abilitante non è previsto alcun obbligo di svolgere periodi di praticantato.
Dopo aver ottenuto l’abilitazione, il neo veterinario è pronto per iniziare ufficialmente la sua carriera, lavorando come libero professionista o come dipendente all’interno di strutture sia pubbliche sia private.
Che cosa fa il veterinario
Diventare veterinario permette di svolgere diverse mansioni. I compiti di questo professionista variano quindi in base al campo specifico in cui opera. Tra le sue principali attività si possono tuttavia annoverare:
- la prescrizione di esami, di terapie farmacologiche e di analisi veterinarie;
- l’esecuzione di controlli igienico-sanitari nella produzione di alimenti di origine animale;
- la consulenza in tema di prevenzione, di benessere e di nutrizione degli animali;
- l’esecuzione di sterilizzazioni, di prelievi e di vaccinazioni;
- lo svolgimento di ispezioni negli allevamenti;
- il rilascio di certificati;
- la diagnosi di malattie.
Il veterinario svolge inoltre un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie che vengono trasmesse all’uomo dagli animali.
Quanto guadagna in media un veterinario
La retribuzione di questa figura professionale può partire da uno stipendio minimo di 10.000 euro lordi all’anno. Lo stipendio massimo può invece superare i 200.000 euro lordi all’anno. Lo stipendio medio di un veterinario è comunque di circa 38 mila euro lordi all’anno, corrispondenti a 1.950 euro netti al mese.