
“Dopo una ampia e appassionata discussione sui temi più sentiti dalle popolazioni
dell’oristanese, oggi più che mai, sofferente per i problemi dei servizi sanitari sia ospedalieri che su base territoriale, si evidenzia la negazione, quasi assoluta, di detti servizi, che fanno mancare l’assistenza basilare, lasciando nell’abbandoni, anziani, bambini e soprattutto coloro i quali mortificati da malattie o condizioni invalidanti, il tutto aggravato da questa pandemia”.
L’assenza di un dialogo.
“Considerato altresì che non vi è nessuna disponibilità da parte dei poteri regionali verso
una possibile soluzione di queste esigenze primarie, e considerato il fatto che tutto è stato ormai accentrato in Cagliari o nelle grandi aree metropolitane, lasciando al proprio destino le zone interne, con sempre maggiore aggravio verso lo spopolamento e l’impoverimenti, purtroppo registrando anche una debole se non affannosa presenza attiva della politica locale, che reclami maggiore attenzione verso tutti i settori produttivi dall’agricoltura e pastorizia, al turismo, al commercio e all’artigianato”.
“Il dibattito porta l’assemblea, unanimemente, a volersi scrollare di dosso la sudditanza da una politica inconcludente e Cagliari centrica. In particolare, si evidenziano gli ultimi atti, a dir poco contradditori, di un partito che in preda a convulsioni, agisce in modo irrituale, arrogante ed anti democratico, nei confronti di un organo collegiale, eletto e mai contestato. – ma già cosa si può dire di un segretario di partito che nomina il presidente del partito – Ma ancora di più, un partito che affida ad un personaggio qualsiasi, in barba agli organi costituiti, la rappresentanza si se stesso, quale rappresentante politico della provincia di Oristano”.
“Comunque sia, questo coordinamento proseguirà nell’attività e nell’iniziativa politica. Tenterà di rappresentare, ove sia possibile, tutto il territorio dell’oristanese, come un movimento civico politico spontaneo. Sarà ferma la volontà di affermarsi in tutto l’ambito provinciale, ricercando apparentamenti in tutta la Sardegna”.
“I riferimenti valoriali porteranno ad allargarsi verso coloro i quali si professino cattolici democratici, liberal democratici, riformisti. Ma comunque a persone che apprezzano il ragionamento politico di moderazione, abbandonando gli aspetti personalistici. Ed è inotlre necessario animare con solidarietà, partecipazione e vicinanza ai più deboli, il loro agire, soprattutto in questo momento di grande crisi non solo per la salute”.