Cronache pongistiche del 23 marzo 2021
Cronache pongistiche del 23 marzo 2021. Di seguito tutte le notizie relative all’attività pongistica norbellese.
Oltre l’agonismo: Simone Carrucciu rieletto nella Giunta del CIP
In mezzo alle intermittenti sensazioni gioiose e dolorose provocate dai risultati sui tavoli, si inframezzano ogni tanto delle parentesi di politica sportiva che rendono merito ed onore al lavoro pluriennale svolto dal presidente Simone Carrucciu.
Qualche giorno fa, in seguito agli sviluppi dell’assemblea elettiva per il quadriennio 2021/2024 svoltasi a Cagliari, è stato proclamato componente della giunta CIP (Comitato Italiano Paralimpico) Sardegna per la quarta volta consecutiva.
Un ruolo ricoperto sempre con passione: a lui si deve l’introduzione del tennistavolo paralimpico nell’isola grazie alla società giallo blu, la prima a formare un team di atleti con disabilità che hanno preso parte ai campionati nazionali paralimpici di tennistavolo, sia in piedi, sia in carrozzina.
“La gioia è tanta – dichiara Carrucciu – perché costituire una “compagine governativa” omogenea che possa riscontrare larghi consensi non è mai facile. Ringrazio tutti coloro che hanno scommesso su questo gruppo”.
Vince condividendo in pieno il programma di Cristina Sanna, anche lei riconfermata per il prossimo quadriennio paralimpico e che affiancò nel ruolo di vicepresidente. Ma la vera novità di queste elezioni è la componente rosa predominante. Con Cristina ci saranno anche Ilaria Meloni, Manuela Caddeo, Monica Vargiu e Tiziana Secchi. L’altro maschio presente in giunta è Carmelo Addaris, uno sportivo che ha fatto la storia dello sport paralimpico in Sardegna e che pratica pure il tennistavolo.
“Auguro a tutte le nostre rappresentanti e a Carmelo un quadriennio ricco di gioie e di nuovi importanti traguardi da raggiungere – conclude il dirigente norbellese – e sicuramente da parte mia l’impegno sarà come sempre massimo”.
Nella palestra di via Azuni, distanziati e mascherati, i dirigenti inneggiano Carrucciu per questo nuovo incarico che si aggiunge alla presidenza della FITeT Sardegna. Mentre si ci si congratula con lui, dal Piemonte arriva il preziosissimo pareggio colto dalla A1 maschile nel difficile campo di Verzuolo. Preventivato invece il k.o. casalingo patito dalle norbellissime che senza l’apporto di importanti pedine ha lasciato l’intera posta alla sempre temibile Castel Goffredo.
Campos sa giocarsi molto bene i finali al fotofinish
Le due compagini meritano l’attuale posizione in classifica. Dopo una maratona pongistica che per poco non si è protratta fino alla quarta ora, dimostrano di avere valori similari. Il team ospite ha ritrovato il tecnico giocatore Catalin Negrila che tra l’altro in quei luoghi è conosciuto molto bene perché ci ha lavorato.
L’inizio dei guilcerini è spumeggiante con Zhmudenko che fa suo il primo punto dominando in tre set Andrea Puppo.
Un derby tra romeni caratterizza il secondo confronto e in questo caso prevale il locale Putuntica su un Catalin Negrila che gli ha dato parecchio filo da torcere nonostante il divario di tre parziali.
Gli ospiti passano di nuovo in vantaggio dopo una lotta intensa tra Daniele Pinto e Moises Campos, con il cubano che trovandosi sotto 1-2 riesce a trovare concentrazione, ritmo e determinazione per modellare il suo sigillo personale.
La situazione di parità viene ripristinata grazie nuovamente a Putuntica che infligge il secondo stop stagionale a Zhmudenko dopo che l’ucraino con grande facilità si era appropriato del primo set.
Un altro italiano, Puppo, compare nel percorso serale di Campos e come nel match precedente riesce ad averne ragione dando massima continuità al suo repertorio.
Il pareggio finale lo ottiene il giovane Pinto che opposto a Negrila riesce ad imporsi in tre set.
La disamina di Catalin Negrila
Le sue sconfitte possono passare in cavalleria, l’importante è la prestazione di squadra che lo rallegra parecchio. Catalin Negrila ha il merito di saper dare la giusta carica ai suoi atleti e sotto, sotto, è convinto che poteva scapparci il successo esterno.
“Dobbiamo essere contenti di questo risultato – esordisce – perché la gara, come da aspettative, è stata molto equilibrata. Moises Campos si è espresso ai suoi livelli riuscendo ad imporsi sui due giocatori italiani che sono più o meno al suo livello, facendo la differenza nei punti importanti della partita, quando è riuscito a reagire con un gioco più incisivo”.
Yaroslav Zhmudenko, in altre circostanze, non avrebbe fallito l’obiettivo doppietta.
“Abbiamo anche rischiato di vincere la gara – risponde Negrila – purtroppo Yaro non si è espresso al 100%, arrendendosi ad un Putuntica abbastanza ostico. Credo che i play off siano ancora alla nostra portata ma dobbiamo restare fiduciosi, consci delle nostre forze perché, a parte la sfida quasi proibitiva con Carrara, la prossima settimana, ne rimangono tre in cui si può fare la differenza. Ci sono tanti punti in palio che si possono conquistare a patto che la squadra si mantenga calma e tranquilla. Faccio i complimenti ai miei compagni di squadra perché si sono espressi in maniera ottimale”.
Moises Campos e la sua terza doppietta stagionale
Lui e Yaroslav hanno la stessa media: un ottimo 80% che si traduce in otto incontri vinti e due sconfitte. Moises Campos si applica con determinazione per tutta la settimana trascorsa a Norbello e i risultati si sono visti. Con lui ripercorriamo le linee salienti del pareggio a Verzuolo.
Prima hai battuto Pinto…
“Lo conosco bene, ci siamo allenati insieme a Terni. È un giocatore difficile, molto veloce e con un buon servizio. La partita è stata complicata ma fortunatamente ne sono uscito fuori con la vittoria”.
E poi Puppo…
“Andrea è un giocatore giovane e talentuoso, tra i primi otto in Italia. Anche con lui ci siamo allenati insieme in Umbria. Non è mai facile affrontarli, specie se giocano nel campo amico. Sono felice per la vittoria”.
Speranze di approdare ai play off?
“Raggiungere quel traguardo è abbastanza complesso. Attualmente ci sono sei squadre dai rendimenti molto uniformi, può succedere di tutto, ma se continuiamo ad accumulare punti penso che sia possibile”.
Nella gara interna con Carrara nutrite particolari speranze?
“Carrara è una delle squadre leader del campionato, proveremo a fare del nostro meglio per ottenere punti”.
Tutto in salita ma era inevitabile
Le campionesse in carica nonché leader incontrastate dell’attuale stagione giungono a Norbello con un assortimento a base di etnia cinese da far venire la pelle d’oca. Le padrone di casa non hanno nulla da perdere, giocano in formazione molto rimaneggiata per via delle assenze importanti di Chiara Colantoni, Camilla Argüelles e Caterina Toliou. Anzi al cospetto di cotante campionesse possono solo ricavarne buoni auspici per il futuro. Specie Krisztina Nagy e la nippo brasiliana Carol Kumahara che devono adattarsi sempre di più alla massima serie. Completa il terzetto la nuraghese Eleonora Trudu, in prestito dal team di B femminile.
Sblocca il risultato la spagnola cinese Maria Xiao che in tre set supera la volenterosa Nagy. Tan Wenling dall’alto della sua gloriosa carriera mette a segno il primo punto su Trudu e poi chiude qualsiasi discorso con Nagy che però riesce a strapparle un set.
La gara più equilibrata ha visto come protagoniste Carol Kumahara e Sofia Xuan Zhang Xu: i tre parziali si chiudono con lo scarto minimo. Purtroppo, è la padrona di casa che nei momenti conclusivi di ogni partita non riesce a confermare le belle cose fatte vedere nelle fasi iniziali e centrali.
Il tecnico Eliseo Litterio elargisce pochissime parole:
“Con una formazione così rimaneggiata era improbabile che si potesse muovere la classifica proprio con la favorita alla vittoria finale; speravo che Carol riuscisse a sconfiggere almeno la meno forte delle avversarie ma purtroppo non è andata così. Ci sarà da soffrire fino alla fine”.
Krisztina Nagy sta acquisendo maggiore consapevolezza
Con gli infortuni e le assenze che stanno dilaniando la formazione giallo blu, il contributo dell’italo magiara Krisztina Nagy sta diventando essenziale. E lei con grande professionalità affina preparazione atletica e tecnica per avvicinarsi quanto è possibile ai livelli di quando era giovane e di alto livello internazionale. Certo è che da questo match c’era poco da sperare: “Quando le avversarie arrivano con quattro atlete di sangue cinese – afferma – capisci che puntare ad un risultato positivo è praticamente impossibile”.
Però non tutti i mali vengono per nuocere…
“Con la mia compagna Chiara Colantoni ancora infortunata, il tecnico Eliseo Litterio ha preferito farmi giocare due partite difficili per tenermi pronta nel caso di probabili e future sostituzioni”.
Il tuo personale bilancio come è stato?
“Ho dovuto affrontare una Maria Xiao reduce dall’importante torneo di Doha valevole per le qualificazioni olimpiche. E infatti contro di me ha dimostrato di essere particolarmente in forma. Da parte mia, pur non avendo chances, penso di aver perso decentemente”.
E le tue compagne che impressioni ti hanno suscitato?
“Anche Eleonora ha fatto quel che ha potuto opponendosi ad una avversaria scomoda e d’esperienza come Tan Wenling. Speravamo di ottenere almeno un punto grazie a Carol che a mio avviso ha giocato bene, ma contro Xuan Zhang Xu, le è mancata la furbizia. I punti che realizza sono puntualmente bellissimi grazie ad un gioco molto moderno; però la sua avversaria, nei momenti decisivi ha giocato meglio”.
Tan Wenling era avversaria più malleabile?
“Mi sto rendendo conto che dopo una prestazione soddisfacente ne alterno un’altra dove mi capita di accusare prolungati momenti di buio completo dove all’avversaria non resta che approfittarne e vivere di rendita. A parte questo, Tan Wenling è comunque avversaria dal curriculum esemplare. Anche lo scorso anno, quando giocavo con il Tennistavolo Coccaglio, ci ho perso con l’identico risultato”.
Le brevi virate di Eleonora Trudu nei quartieri alti del pongismo nazionale
Ogni tanto fa delle incursioni nella massima serie e l’adrenalina sale a mille. Eleonora Trudu esordì in A1 nella stagione 2011/2012. Da allora sono seguite altre quattro indimenticabili esperienze. Ricorda benissimo la penultima sfida, contro Parma, quando dall’altra parte del tavolo trovò Chiara Colantoni, attuale compagna di scuderia. “Misurarmi con Chiara è sempre un onore – esordisce Eleonora – e ricordo di essermi divertita tantissimo”.
Poi è arrivata questa convocazione, contro la formazione castellana…
“Giocare a certi livelli per me è difficilissimo perché non riesco a reggere certi ritmi ma mi rende comunque felice perché prendere in mano racchetta e pallina è come raggiungere il paradiso. E poi condividere il match con atlete così blasonate ti motiva ancora di più”.
Risultato mai messo in discussione…
“La partita ha rispettato il pronostico iniziale perché è davvero complicato scardinare il modus operandi di una pongista di stampo cinese che con tanta concentrazione e serietà mette sul tavolo un gioco sopraffino, concreto, basato molto sulla concentrazione interiore e sullo studio preliminare delle avversarie di turno”.
Però non avete sfigurato…
“Le mie compagne sono state brave nel fare il possibile per contrastare il loro dominio ma è difficile limitare la loro efficacia. Nonostante la sconfitta il gioco di Krisztina è fantastico, condito da una carica pazzesca che in campo te la trasmette tutta”.
Come ti sei sentita durante il match?
“Pur entrando in campo sapendo come sarebbe andata a finire mi porto dietro una atavica predisposizione a carburare dal secondo set. Figuriamoci che cosa accade quando ti ritrovi davanti questi fior fiori di pongiste”.
Concludendo?
“Alla fine, il bello di questa esperienza è l’essermi potuta allenare sia con Carol, sia con Kri, e l’aver riabbracciato virtualmente i tifosi norbellesi che purtroppo non possono assistere alle gare. Saluto loro, il movimento pongistico e soprattutto la dirigenza per avermi dato questa splendida opportunità”.