“Assurdo è l’unico termine che possiamo usare in riferimento all’ultima Ordinanza rilasciata dal Ministero dell’Istruzione. Il permanere del vincolo quinquennale ha un solo significato che è quello della non volontà di affrontare i problemi del personale scolastico”.
“Anche con l’attuale dicastero – continua il Segretario Nazionale UGL Scuola, Ornella Cuzzupi – si stanno sommando speranze diverse delle quali già deluse. Si parla di rientro a scuola e sicurezza, ma non esiste un perimetro preciso e delineato su come e dove intervenire.
Si parla di Precari, ma al momento siamo fermi alle ipotesi e a quanto già esistente e, infine ma non ultimo per importanza, rimane quello che abbiamo già più volte definito la vergogna del vincolo dei cinque anni!”
Insomma, per l’UGL Scuola il cambio di passo che il Sindacato ritiene assolutamente necessario per la Scuola ancora non è stato messo in atto.
“La Nuova Scuola, richiamata dal Ministro all’inizio mandato non può nascere se non si creano i presupposti per eliminare le anomalie e le eccessive burocratizzazioni. Il Vincolo Quinquennale è un enorme macigno che pesa come pochi altri.
La nostra Federazione – continua il Segretario Nazionale – è vicina ai tanti docenti impaludati in questo anomalo sistema ed è pronta ad attivare ogni azione al fine di creare una speranza vera per la Scuola che, oggi come non mai, ha mostrato tutti i propri limiti e carenze”.
In pratica da via Ancora lasciano chiaramente intendere come questi argomenti debbano esser posti alla base di quella che sarà l’Istituzione scolastica del domani.
“Quando richiediamo un confronto per la definizione di un Piano per lo sviluppo complessivo dell’Istituzione Scuola, non lo facciamo per protagonismo o amor di presenza, ma perché riteniamo che è il momento di dire basta alla politica del “metter pezze” e strutturare interventi sinergici e veloci sia a livello normativo che attraverso l’ausilio di adeguati mezzi e strutture da mettere a disposizione dei docenti e degli alunni.
Non vedere questa esigenza – taglia corto Cuzzupi – è il sistema più semplice per sfuggire ai problemi e rimandarli alle calende greche. L’UGL non può assistere inerme a questo spettacolo e proprio considerando l’assoluta drammaticità del momento, ritiene sia questa l’ora delle scelte e delle direzioni da intraprendere.
Noi, lo abbiamo detto, siamo pronti al confronto ma, nel contempo, non tradiremo mai le aspettative e le esigenze dei lavoratori della scuola. Sono loro il nostro riferimento”.