Dario Daneluz pubblica il primo album da solista
Lo chiama “avant pop” il suo, anche se le undici tracce dell’album D2 ci riportano piuttosto a suoni un po’ anni ’80 e ’90, attualizzati però dai testi che invece, accanto all’immancabile amore, alludono al digitale e altri temi dell’oggi. Musica di confine, comunque, tra elettronica, pop e soul.
Cantante romano di grande esperienza, da ultimo più spesso voce della Emporium Band, Dario Daneluz ha collaborato di recente come ospite vocale al progetto discografico di PAPIK, dal titolo “SOUNDS FOR THE OPEN ROADS VOL.2“, un album doppio con un CD dedicato a sound più Jazz (Jazz Lane) e l’altro al sound che attinge più dal Soul (Soul Lane), a confermare la versatilità di una voce, la sua, facile da prestare a generi diversi.
L’album
Il suo primo album da solista esce in piena pandemia e risente in qualche testo della poetica dell’isolamento e dell’incertezza che domina questo tempo. È composto da 11 brani, ricchi per sonorità, di cui è autore della musica e coautore dei testi insieme a Corrado Santini ed Adriano Patella.
Questa la tracklist:
- A debita distanza;
- Come un’ombra;
- Dea;
- Libra;
- Verso il limite;
- Crei te stesso;
- Fuori controllo;
- Flower of joy;
- La nuova corsa al digitale;
- Miti da sfatare: Tazzine.
Con questo album l’artista si propone di dare compiutezza a una carriera artistica partita da lontano, ma che si è esplicata soprattutto nei live. Con D2 il cantante sale sul palco da solo, con un prodotto leggero e godibile in cui sente di riconoscersi appieno.