«Attivata una forma di libera professione per i dipendenti del SSN nell’ambito del sistema vaccinale e sbloccate le Prestazioni Aggiuntive»
«Siamo vicinissimi a un traguardo importantissimo per la realtà infermieristica italiana, in un particolare frangente come quello dell’emergenza pandemica che ci affligge da un anno.
Nelle ultime ore il Consiglio dei Ministri ha approvato l’ormai noto Decreto Sostegni, che tra i tanti provvedimenti prevede una netta accelerazione del piano vaccini, nell’ambito di un tanto atteso restyling della nostra sanità, includendo finalmente gli infermieri dipendenti , come da nostre richieste che andavano avanti ininterrottamente da settimane, nel programma delle somministrazioni finalizzato a concretizzare in breve tempo l’immunizzazione di massa.
Per realizzare tutto questo, i professionisti che lavorano ogni giorno nel nostro SSN e impegnati nel programma vaccinazioni verranno “liberati”, anche se pro tempore, dal vincolo di esclusività che li lega alla realtà ospedaliere. Il provvedimento (per ora) riguarda solo gli infermieri chiamati a dar man forte alle vaccinazioni.
Siamo comunque di fronte ad una svolta per la nostra categoria, perchè tgli infermieri italiani potranno collaborare con enti esterni impiegati nella missione vaccini, potranno supportare il lavoro delle farmacie inserite come luogo idoneo alle somministrazioni, potranno anche immunizzare i cittadini in una proficua campagna vaccinale porta a porta.
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up: «Il Ministro Speranza ha mantenuto fede alla disponibilità manifestata in occasione dell’incontro con la nostra delegazione a margine delle manifestazioni nazionali.
La libera professione infermieristica, che rappresenta una leva importante per un piano vaccini è entrata nel decreto-legge sostegni: per ora il regime di esclusività degli infermieri pubblici viene disapplicato solo in relazione alla campagna vaccinale. Per noi si tratta di un traguardo importantissimo, perché finalmente il Governo ha ascoltato le nostre richieste e perché così si apre un’autostrada verso il futuro».
Ecco il testo del provvedimento: …
” Art 19, punto 2) lett. e) dopo comma 464, è aggiunto il seguente:
“464-bis. Al fine di accelerare la campagna nazionale di vaccinazione e di assicurare un servizio rapido e capillare nell’attività di profilassi vaccinale della popolazione, al personale infermieristico del Servizio sanitario nazionale che aderisce alla procedura di cui al comma 460 relativa all’attività di somministrazione dei vaccini contro il SARS-CoV-2 al di fuori dell’orario di servizio, non si applicano le incompatibilità di cui all’articolo 4, comma 7, della legge 30 dicembre 1991, n. 412, e all’articolo 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e s.m., esclusivamente per lo svolgimento dell’attività vaccinale stessa.”…
«Quindi gli infermieri pubblici saranno liberi di collaborare con strutture private impegnate nella lotta al Covid , con le farmacie, di accelerare concretamente il piano delle vaccinazioni , addirittura con somministrazioni porta a porta oltre a permettere, finalmente, un sano e proficuo rapporto di interscambio tra sanità pubblica e privata.
Questi sono successi che si aggiungono all’indennità di specificità infermieristica che abbiamo già portato a casa con la legge finanziaria di dicembre scorso , e all’altra indennità, quella per i colleghi delle altre professioni sanitarie.
Ora barra dritta, per estendere la disapplicazione del regime di esclusività, e quindi la possibilità di svolgere attività libero professionale, al resto delle attività (quindi non solo con riferimento alla campagna vaccinale). Bisogna farvi rientrare anche le ostetriche ed i colleghi delle altre professioni sanitarie.
Lo chiedevamo da 4 mesi ormai e negli ultimi 2 giorni avevamo rafforzato il pressing pubblico sulle istituzioni.
Il secondo provvedimento da noi rivendicato, e ieri confermato nel decreto-legge sostegni, era quello di liberare le risorse previste in finanziaria, per pagare le prestazioni aggiuntive agli infermieri (ed alle altre professioni sanitarie) impegnati nella campagna vaccinale: il Governo ha quindi eliminato la necessità di un Decreto Direttoriale come condizione per il loro utilizzo. Ora le regioni potranno utilizzare le risorse costituite in disponibilità dalla legge finanziaria.
Ecco il testo del provvedimento:
“….Art 19, punto 2) lett g) il comma 467, è sostituito dal seguente: “467. Per l’attuazione del comma 464 è autorizzata, per l’anno 2021, la spesa di 100 milioni di euro. Conseguentemente il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato è incrementato di 100 milioni di euro per l’anno 2021.”…
Siamo di fronte a due delle richieste più importanti che ha caratterizzato le nostre recenti battaglie nelle piazze italiane e che ci ha fatto passare anche attraverso uno sciopero.
Adesso, conclude De Palma, non ci attendiamo sorprese negative. Il Decreto Rilancio, con i suoi provvedimenti, dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri seguirà l’iter del Parlamento e del Senato. Certo potrebbe subire qualche modifica ma non più di tanto . Siamo in un momento decisivo per il futuro della collettività, e la sanità, al pari della crisi economica, è uno dei settori di cui prendersi cura.
In attesa di approfondire gli ulteriori contenuti del provvedimento , confidiamo che il Governo continui a mantenere fede ai suoi impegni, perché gli infermieri rispetto ai loro non sono mai venuti meno e mai lo faranno».