“Aggiornare la campagna vaccinale includendo gli infermieri mi sembra il minimo che si possa fare, dal momento che finora nel nuovo piano presentato dalla struttura commissariale sono stati chiamati in causa soprattutto i medici, mentre i professionisti sanitari sono stati accantonati, sollevando indignazione da parte della categoria.
Alla quale in Legge di bilancio sono stati destinati fondi per le prestazioni aggiuntive, onde poi dimenticarle. Ai professionisti sanitari solo appelli per lavorare gratis e niente o poco più, quando si tratta di pagarli per le competenze e il ruolo che gli spettano”. Così Giuseppe Carbone, segretario generale Fials, sull’intervento del ministro della Salute di fronte alle Commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato.
Prendiamo atto che oggi Roberto Speranza ha detto che sta “lavorando a due interventi normativi per favorire un maggiore impegno di farmacie e di infermieri nella campagna di vaccinazioni per favorirne l’accelerazione”.
E che tra i punti previsti per realizzarla, ci sono anche: l’implementazione di un’assistenza di prossimità, la ridefinizione degli standard di personale, le case di comunità, le centrali operative territoriali e le equipe multidisciplinari.
Ebbene la Fials attende da mesi con impazienza di essere coinvolta nella condivisione degli obiettivi del piano e contribuire ad individuare “tutta la rete sanitaria possibile per accelerare” sulla somministrazione dei vaccini.
“In vista dei nuovi accordi con i professionisti sanitari, chiediamo – incalza Carbone – di essere ricevuti dal ministro Speranza per una leale e concreta collaborazione tra istituzioni e forze sociali, inaugurando così una nuova stagione in cui il confronto prevalga”. “Soprattutto ora – chiosa il segretario generale Fials – che il personale sanitario attende proposte, e non solo di essere caricato di turni straordinari e sacrifici”.