Il presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, lancia l’allarme sostenendo che “per l’Italia si mette male perché, oltre agli effetti conseguenti allo sciagurato decreto Draghi sulle cartelle esattoriali non considerate prescritte, imprese e contribuenti dovranno fare i conti con quanto appreso oggi: quando scadranno le moratorie su quasi 300 miliardi di euro di prestiti bancari, c’è il rischio che a fine giugno 2,7 milioni di imprese e famiglie italiane si trovino improvvisamente sull’orlo del dissesto finanziario, nonostante l’Unione europea raccomandi all’Italia di non rinnovare nessuna moratoria”.
Il timore espresso dal presidente Finocchiaro scaturisce da una giustificata preoccupazione conseguente dalla notizie che “le norme sulle moratorie bancarie hanno consentito, fin dall’inizio della pandemia da Covid, di congelare le rate dei finanziamenti di 1,3 milioni di aziende per 198 miliardi di euro e di 1,4 milioni di cittadini per 95 miliardi di euro: in totale, oltre 293 miliardi di euro.
Tanto che -aggiunge Finocchiaro– l’Autorità bancaria europea (Eba), in vigore da gennaio scorso, ordina di applicare dal prossimo mese di giugno ‘nuove regole’, dando priorità alla logica sulla gestione dei non ‘performing loan’… E come se non bastasse, cosa ancora più preoccupante -sottolinea il presidente nazionale di Confedercontribuenti– si rivela la consequenziale interruzione delle moratorie che non sono più prorogabili, a causa della quale le banche classificheranno in posizione di default almeno una quota rilevante dei soggetti la cui colpa è solo quella di avere le rate attualmente sospese, in assenza di liquidità necessaria a rimborsare gli arretrati.
Ecco perchè chiediamo al Governo un intervento che sia immediato, serio e risolutivo, a tutela e a difesa di imprese e famiglie, insomma di tutti i contribuenti italiani”.
Quanto detto dal presidente Carmelo Finocchiaro “sarà –come lui stesso sottolinea- trattato, assieme ad altre questioni, nel corso della grande assemblea nazionale di Confedercontribuenti che si svolgerà online su piattaforma Zoom, martedì 23 marzo, alle ore 19.00, e che vedrà come protagonisti tutti coloro che si vogliono opporre a questo scellerato decreto, ovvero tutte quelle imprese e quei contribuenti italiani che, con noi, di Confedercontribuenti vogliono intraprendere una grande battaglia contro chi non fa gli interessi degli italiani e delle imprese, già in ginocchio nel nostro Paese”.