Vuoto lavoro almeno fino al 2025. Nell’incontro del 10 marzo, svolto in video conferenza tra le Direzioni Aziendali di Leonardo spa e della Divisione Aerostrutture, con le Segreterie Nazionale Provinciale di Napoli e le Rsu della Ugl metalmeccanici, è stata analizzata la situazione della Divisione a seguito dell’impatto negativo della pandemia da Covid-19 sul, futuro del settore aeronautico, in particolare in ambito del trasporto passeggeri.
L’anno 2020 è stato caratterizzato da una contrazione del trasporto aereo nel mondo dell’ordine del 85% principalmente a causa della pandemia da covid-19 ma anche della crisi economica di molti paesi tra cui l’Italia.
La divisione Aerostrutture fornitrice di Boeing e Airbus, principali costruttori aereonautici mondiali, ha subito il contraccolpo della pandemia che ha creato una crisi del trasporto aereo coinvolgendo le case costruttrici e quelle come Leonardo Aerostrutture che forniscono componentistica aeronautica. Il 2020 è stato gestito con molta difficoltà dal Gruppo Leonardo, senza peraltro utilizzare ammortizzatori sociali, nonostante le pesanti ricadute previste negli anni a seguire per il gruppo dell’aerospazio, il 2020 in termini economici non e stato negativo, compensato dalle altre divisioni del gruppo più orientate al business del mercato militare in Italia e all’estero.
Interessante potrebbe essere la collaborazione con la Solvay per lo sviluppo di nuovi compositi in funzione della realizzazione del modulo lunare di Thales Alenia Space, utile a saturare le capacità produttive del sito di Grottaglie. Come Ugl metalmeccanici avevamo dichiarato, senza voler essere troppo pessimisti, che i prossimi anni per la divisione Aerostrutture sarebbero stati difficili e senza prodotti propri e con possibili condizionamenti geopolitici e crisi internazionali sempre dietro l’angolo.
Pertanto bisognerà trovare la strada per andare a conquistare fette di mercati di nicchia che non sono stati esplorati e puntare fortemente sull’innovazione tecnologica per produrre anche cose diverse da quelle prodotte finora. Abbiamo sempre pensato che non si può essere terzisti a vita bisogna essere innovativi su piattaforme proprie, magari collaborando più strettamente con le altre divisioni del gruppo.