Li Gioi (M5S) attacca il sindaco Nizzi sullo spot sugli hotel e la nuova lottizzazione a Capo Ceraso, Olbia.
“costruire case accanto alla discarica per tentare di chiuderla è un ragionamento assurdo”
“Per il suo ultimo spot acchiappa consensi, a pochi mesi dalle elezioni, il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, veste addirittura i panni dell’ambientalista e promette il suo impegno per la chiusura della discarica di Spiritu Santu.
Lo stesso impianto che fino a ieri il primo cittadino ha sempre ritenuto inamovibile e ha sempre difeso strenuamente. Ma, per dovere di cronaca, dobbiamo ricordare che era appena lo scorso 5 novembre, quando Nizzi, durante un incontro con i cittadini di Murta Maria che da anni sopportano i terribili miasmi sprigionati da Spiritu Santu, tagliò corto rispondendo ai cittadini: non vi ho mai preso in giro. Mai. Dice bugie chi vi promette che la discarica si può chiudere o spostare. Ve lo dico da 20 anni, non si chiude e non si potrà mai spostare. Non l’ho deciso io dove ubicare quella discarica”.
“Oggi – osserva il consigliere regionale del m5s Roberto Li Gioi – Nizzi pare aver dimenticato le sue dichiarazioni, riportate dalla stampa in quei giorni. Ma a preoccuparmi maggiormente è il percorso attraverso il quale, secondo il sindaco, si potrà arrivare alla chiusura della discarica, ovvero costruendo nuove volumetrie e consentendo a centinaia di persone di andare ad abitare in una zona fortemente inquinata. Un ragionamento a dir poco scioccante”.
Questo l’attacco del consigliere pentastellato che sulla discarica di Spiritu Santu ha già chiesto l’intervento del Ministero dell’Ambiente e inviato a Roma, a fine ottobre 2020, un corposo dossier in cui si pone l’accento sui dati allarmanti emersi dal Piano di caratterizzazione commissionato dal Cipnes alla società Arcadis di Milano ma mai resi pubblici dallo stesso Cipnes.
“Come si può pensare – prosegue Li Gioi – che grazie a una maggiore pressione antropica, come sostenuto da Nizzi, avremo più forza per chiudere la discarica. Più pressione antropica significa soltanto più famiglie a rischio. Stiamo parlando di più uomini, più donne e più bambini che, ignari dei pericoli, metteranno a rischio la propria salute andando ad abitare in un territorio dall’aria irrespirabile. Stando ai dati ufficiali, lo stato di inquinamento della zona è altamente preoccupante. Il superamento delle concentrazioni della soglia di contaminazione risulta, infatti, ampiamente oltrepassato in 24 dei 29 pozzi piezometrici controllati”.
“Se il sindaco Nizzi ritiene di dover chiudere la discarica, inoltre, saprà bene che i tempi di bonifica sono molto lunghi e non coincidono affatto con quelli di realizzazione di un hotel e di una lottizzazione. Quella a cui stiamo assistendo è purtroppo una presa in giro. Una vera e propria offesa ai danni di chi da anni si batte per la chiusura di una bomba ecologica che insiste su un’area turistica di alto pregio”.