Nàrami de Coghina: laboratorio didattico a Sa Mandra
Nei prossimi giorni, nel pieno rispetto dei protocolli anticovid-19, nell’Azienda Agrituristica Sa Mandra si terranno tre giornate di laboratorio didattico dove ci si potrà ritrovare per cucinare, parlare e degustare: Nàrami de Coghina, tre appuntamenti pensati per raccontare la storia di piatti patrimonio della nostra tradizione gastronomica.
27 marzo: “Sas casadinas”
Inizieremo il percorso il giorno 27 marzo con “Sas casadinas”: sono torte e tortine ripiene di formaggio o ricotta, dolci e salate. Casadina è un nome latino che deriva da casu, casada, formaggio e così si afferma nella lingua sarda. Con semola, formaggio e sapienti mani, si racconterà un cibo che sazia e allieta da tempo immemore.
24 marzo: “La pasta”
Nel secondo appuntamento, quello del 24 aprile, si parlerà della pasta, semola, farina, acqua che si veste a festa, che alimenta e sfama. Sono i calibrati movimenti, che frenetici danzano, o con placida fermezza modellano le forme e restituiscono ataviche conoscenze. Sarà un viaggio nelle Barbagie, nel Campidano, in Gallura, nella Baronia alla scoperta di cibi, di paesaggi che ci appartengono e ci identificano. Riti da condividere e tramandare. Specificare quali tipologie di pasta e descrizione breve delle stesse.
29 maggio: “Sa impanada”
Il 29 maggio si terrà il terzo appuntamento de Nàrami de coghina, per imparare e conoscere sa impanada. Il cibo viaggia, si contamina e si arricchisce. S’impanada è grande o piccola, da monoporzione. È ripiena di carne, di pesce o di verdure. Si cuoce al forno o si frigge. Lussuriosa sgocciola sugo e si lascia addentare. Nasce nel campidano, è lugodorese. Traccia percorsi, si inerpica sui monti lascia impronte. Attraversa oceani e mari, ricompare nelle strade di mondi lontani. Ma come si fa e che leggende tradisce.
In tutti i laboratori proposti s’include una visita nell’azienda agricola di Sa Mandra, verrà raccontata la storia di famiglia e si recupereranno i prodotti per poterli trasformare in un piatto della tradizione, che ha una storia e una rappresentazione nella nostra cultura. Le giornate si concluderanno con un pranzo nel quale verrà raccontato il cibo e la storia del suo popolo, perché il cibo è vita, è l’elemento primario e necessario. Produrre cibo è sinonimo della cura della terra e del mondo vegetale che l’abita.
Come partecipare?
Per seguire l’evento per una o più giornate è necessario prenotarsi chiamando il numero 320 968 7641 o inviando una mail al seguente indirizzo: [email protected]
Nel rispetto dei protocolli sanitari anti-Covid19, il numero di partecipanti è limitato. Orari: dalle 11.00 alle 16.00