Su disposizione della Procura della Repubblica, la Polizia di Oristano, ha dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di un uomo, L.L. classe 1991, residente in Ollolai (Nu), in quanto ritenuto responsabile di una rapina in banca, ai danni dell’Istituto di credito cooperativo di Arborea della frazione di Donigala.
La rapina era avvenuta nelle prime ore del pomeriggio del 16 febbraio scorso e aveva fruttato un bottino di circa 18.000 euro.
Il rapinatore, con viso coperto da mascherina e cappellino, dopo aver atteso circa 20 minuti all’esterno della banca per far defluire la clientela, era entrato all’interno dell’istituto e, simulando di avere un’arma occultata nel giubbino, aveva minacciato di morte i due bancari e l’unica cliente presente all’interno dell’istituto, per poi dileguarsi velocemente con i contanti asportati dall’interno delle casse.
Sin dal primo momento, con la predisposizione di numerosi posti di controllo sparsi in tutta la provincia, veniva dispiegato un imponente spiegamento di forze per catturare il fuggitivo.
Durante le indagini venivano sentiti i testimoni che avevano assistito alla rapina ed erano state acquisite decine di ore di immagini registrate da numerosi impianti di videosorveglianza.
Dall’analisi dei dati raccolti, gli uomini della Squadra mobile hanno potuto verificare che il rapinatore, dopo essersi dileguato a piedi e aver percorso rapidamente alcune centinaia di metri, era salito a bordo di una autovettura parcheggiata in una via parallela a quella della banca e far perdere così le sue tracce.
Dal lavoro effettuato dagli investigatori, si è potuto ricostruire tutto il percorso fatto dall’auto, a partire dal momento del suo primo accesso in città sino a dopo la rapina, quando percorrendo strade secondarie, si era allontanata dal capoluogo.
Le immagini dei vari impianti di video sorveglianza hanno consentito di risalire al modello dell’auto e all’estrapolazione di un dato parziale della targa, quindi, dai successivi accertamenti e grazie all’analisi del traffico telefonico generato dai ponti radio presenti nell’area interessata dalla rapina, è stato possibile l’individuazione e l’identificazione dell’autore del reato.
Dalla perquisizione effettuata nell’abitazione dell’indagato sono stati anche sequestrati gli indumenti utilizzati per effettuare la rapina e una parte di denaro contante ancora suddiviso in mazzette.
Nel corso delle indagini è emerso anche che l’arrestato era arrivato ad Oristano dal nuorese e in compagnia di un complice, anch’esso identificato e deferito alla Procura della Repubblica, la quale ha al vaglio la sua posizione.
L’arrestato è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che nei prossimi giorni effettuerà nei suoi confronti l’interrogatorio di garanzia.
Rosy Massa