Antonello Peru di UDC-Cambiamo lancia la proposta per la ripartenza del settore wedding sardo in totale sicurezza:
“Linee guida per far ripartire in sicurezza l’industria dei matrimoni in Sardegna”
“Parliamo di un settore – afferma Peru- che in questo anno ha subito anche in Sardegna in maniera pesantissima gli effetti della pandemia.
Qualche numero per dare un’idea della sofferenza di tutto il comparto. La filiera dei matrimoni riguarda 1150 aziende che in maniera diretta o indiretta dipendono da questo settore. Il fatturato annuale di tutta l’industria dei matrimoni è di circa 720 milioni di euro. Le perdite dello scorso anno sono state di circa 576 milioni, a causa dell’annullamento di 5000 matrimoni nell’isola.
Numeri devastanti a cui si potrebbe mettere riparo, approfittando anche del fatto che la Sardegna si trova ora in zona bianca.
Un risultato che si potrebbe ottenere creando appunto delle linee guida ad hoc, innalzando i livelli di sicurezza e seguendo l’esempio e l’esperienza di altri settori: quello delle crociere, del mondo del calcio e degli eventi tv, che proprio grazie all’attuazione di linee guida rigide non subiscono interruzioni legate al cambiamento di colore o ad altri fattori di rischio.
Le principali misure di sicurezza prevedono la creazione di una bolla con elevati standard di sicurezza, superiori anche a quelli delle linee guida attuali, che non possa essere intaccata da variabili esterne. Ogni partecipante all’evento si deve sottoporre al tampone entro 48 o 72 ore dall’evento e deve presentare un’auto certificazione con allegato l’esito del tampone o l’avvenuta vaccinazione. In questo modo si potrebbe utilizzare il 70% della capienza del locale per quanto riguarda gli spazi chiusi e il 100% in quelli aperti. Per la cerimonia religiosa e civile varranno sempre le prescrizioni dettate dal DPCM in vigore. Per quanto riguarda tutti i componenti dello staff che parteciperanno all’evento dovranno essere sottoposti a tamponi a cadenza ciclica. Dovrà essere consentito lo spostamento tra regioni, sempre previa autocertificazione ed effettuazione del tampone preventivo.
Queste sarebbero le misure da inserire nelle linee guida e che potrebbero essere utilizzate anche per altre iniziative ed eventi privati.
Tra l’altro la Sardegna potrebbe in questo modo anticipare una ripartenza del comparto, ferma restando sempre la ricerca della massima sicurezza possibile, a tutela sia dei partecipanti che delle persone che lavorano nel settore e ovviamente per limitare l’incidenza e l’aumento dei contagi nell’isola.”