“La decisione del governo di impugnare il Piano caso è il passo che speravamo, ma non basta: occorre sospenderne l’efficacia, così come disposto recentemente dalla Consulta per una legge della Val D’Aosta.
Infatti, in attesa della decisione della Corte, le norme sono formalmente efficaci e la loro applicazione comprometterebbe in modo devastante il territorio con una frammentazione degli agroecosistemi e un condono surrettizio, come sostiene l’impugnativa del governo”.
Infatti, in attesa della decisione della Corte, le norme sono formalmente efficaci e la loro applicazione comprometterebbe in modo devastante il territorio con una frammentazione degli agroecosistemi e un condono surrettizio, come sostiene l’impugnativa del governo”.
Lo afferma Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera e deputato M5s, che aggiunge: “Di certo non è istituzionalmente tollerabile che l’assessore all’urbanistica Quirico Sanna, tra i principali responsabili di questo scempio, utilizzi i social per ricordare ai cittadini che ‘la sua legge’ rimane in vigore e produce effetti fino alla sentenza della Corte, senza dire cosa succederà dopo la dichiarazione di incostituzionalità. Questo atteggiamento ci costringe ad appellarci alla Consulta perché in via cautelare sospenda gli effetti del Piano casa sardo che, se attuato, provocherebbero danni gravi e irreparabili agli interessi pubblici e privati”, conclude.