Premio musicale “Matteo Sanna”: la cerimonia di premiazione
Venerdì 26 marzo alle 16.30, l’Auditorium del Conservatorio di musica di Cagliari, in piazza Porrino 1, ospiterà la fase finale della V edizione del Premio musicale “Matteo Sanna”, bandito dall’Associazione Matteo Sanna La.Tua.Musa nell’ambito della sua attività istituzionale diretta a favorire e promuovere la formazione culturale e artistica dei giovani premiandone il merito.
Il concorso, giunto alla V edizione, è riservato agli studenti dei Conservatori di musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari e “Luigi Canepa” di Sassari e agli studenti giunti con il progetto Erasmus negli stessi Istituti, iscritti ai corsi che afferiscono al Dipartimento di jazz e alla Scuola di fisarmonica e bandoneon.
I premi in palio
I premi in palio (€ 1000 al primo classificato, € 600 al secondo, più un premio speciale di € 500 assegnato a insindacabile giudizio dell’Associazione) verranno assegnati al termine delle esecuzioni sulla base della valutazione espressa dalla giuria composta da Aurora Cogliandro (direttore del Conservatorio di Cagliari), Mariano Meloni (direttore del Conservatorio di Sassari), Stefano Melis (vicedirettore del Conservatorio di Sassari), Massimo Tore (docente del Conservatorio di Cagliari) e Candida Manca (presidente dell’Associazione La.Tua.Musa).
Nelle intenzioni degli organizzatori, il premio «intitolato alla memoria di Matteo, spirito libero e geniale, amante della musica, sintetizza la nostra convinzione che l’arte in ogni sua forma – letteratura, teatro o cinema, pittura o musica – contribuisce ad arricchire di emozioni la nostra vita. Per questo abbiamo trovato nella nostra vocazione, mirata a promuovere e valorizzare il talento dei giovani artisti, lo strumento col quale contribuire a mantenere fertili quelle passioni».
Sottolinea Aurora Cogliandro, direttore del Conservatorio di Cagliari:
«Il Premio musicale “Matteo Sanna” offre a tutti noi un’occasione per puntare i riflettori su tanti e bravi giovani musicisti, imbavagliati da oltre un anno a causa della pandemia. Di ciò sono felice e orgogliosa: ciascuno dei partecipanti è a suo modo un eroe/artigiano che crede nella cultura e si mette in gioco con essa e per essa».