Punta Giglio. Paola Deiana (M5S) chiede di “abbassare i toni” e invita il Comune e il Parco ad organizzare un dibattito pubblico.
“Sull’intervento di restauro dell’ex Batteria navale “Sr. 413” di Punta del Giglio, sui lavori per la creazione di un Museo diffuso e sulla realizzazione di un centro ricettivo-ricreativo, dove poter soggiornare, sono stati sollevati grossi dubbi da numerosi cittadini e associazioni ambientaliste.
È stato anche costituito un comitato contro la privatizzazione dell’Ex Batteria ed è stata avviata una petizione online, che al momento ha raccolto 2.200 firme. Ogni giorno, da diverse settimane, si parla delle perplessità sull’iter autorizzativo e dei timori per la salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale. Perché, allora, non colmare le lacune e non informare in maniera trasparente i cittadini?
Colgo, infatti, l’occasione per suggerire al Comune e al Parco di Porto Conte di organizzare una videoconferenza, considerata l’emergenza, e parlare direttamente ai cittadini, perché meritano di essere ascoltati e meritano risposte vere. Sono parte essenziale all’interno dei dialoghi e delle decisioni in materia di riqualificazione di tutta l’area interessata di Punta Giglio. Non c’è niente di peggio del silenzio quando questo si sostituisce all’informazione di cui tutti i cittadini hanno diritto”.
È quanto afferma, alla luce dell’ampio dibattito relativamente alla questione di Punta Giglio, la parlamentare del Movimento 5 stelle Paola Deiana, che fa anche sapere: “Sto valutando di presentare un’interrogazione parlamentare ai ministri competenti”.
Quanto, invece, alla discussione alimentata sui social, soprattutto nelle ultime ore, l’onorevole tiene a sottolineare: “Ritengo opportuno invitare tutti ad abbassare i toni affinché il dibattito possa tornare sui binari del rispetto reciproco e della decenza. Cerchiamo di ricordare che i social sono un ottimo strumento per informare, raggiungere e coinvolgere quanti più utenti possibili, ma vanno usati con parsimonia e intelligenza. Facciamo attenzione a non travalicare il sottile confine tra ragione e torto”.