Dopo la vaccinazione anti-covid le RSA “Sereni orizzonti” riaprono agli incontri con i parenti e all’ingresso di nuovi ospiti a Nuoro e Sassari.
Conclusosi con successo l’iter vaccinale a ospiti e operatori, le RSA gestite dal gruppo “Sereni Orizzonti” in provincia di Nuoro e a Sassari (da molti mesi tutte Covid free) si preoccupano adesso di somministrare un’altra medicina preziosa: l’affetto e la vicinanza emotiva di cui hanno bisogno i nonni che da oltre un anno sono costretti a vivere come reclusi nelle strutture.
Anche grazie alla complicità della primavera, la Residenza protetta di Silanus (“Gli Ulivi”) e le Rsa di Macomer e di Sassari (“Matida”) consentono infatti agli ospiti e ai loro parenti di incontrarsi in sala (disponendosi agli opposti lati di un tavolo separato da una parte in plexiglass) oppure all’aperto, in giardino o in terrazza. Le visite dall’esterno avvengono su appuntamento e sono autorizzate dal direttore sanitario, nel pieno rispetto delle linee guida emanate dalla Regione. Hanno in genere una durata massima di mezz’ora e avvengono dopo che al visitatore sono stati forniti all’ingresso i necessari dispositivi di protezione individuale. Eventuali piccoli regali vengono fatti depositare a parte e consegnati solo dopo la loro sanificazione mentre i doni in alimenti vengono accettati solo se preconfezionati.
Sono consentite anche le visite agli ospiti allettati, alla presenza di un operatore della struttura.
All’ingresso i suoi familiari vengono muniti anche di soprascarpe monouso e devono sottoporsi a un tampone rapido antigenico (oppure esibire la prova di averne fatto uno in giornata presso una farmacia o il proprio medico di famiglia).
«In tutte le nostre strutture sono ovviamente ripresi anche gli ingressi di nuovi ospiti: le famiglie stanno finalmente capendo come le RSA siano ormai uno dei luoghi più sicuri» commenta Alessandro Mameli, dirigente d’area per la Sardegna di “Sereni Orizzonti”. Il nuovo ospite – munito di un tampone negativo effettuato non oltre le precedenti 48 ore – viene collocato per un periodo di isolamento precauzionale di 8 giorni in una camera singola con bagno, adiacente a una zona filtro di vestizione/svestizione per il personale (buffer zone). Superata questa fase può finalmente integrarsi con tutti gli altri residenti, beninteso dopo essersi sottoposto a un nuovo tampone nasofaringeo di controllo.