E’ quanto ha dichiarato il rettore dell’Università degli Studi di Palermo,Fabrizio Micari, che ha aggiunto: “Di fatto costituisce una delle prime iniziative di questo tipo a livello nazionale, la maggior parte delle quali sono ancora in fase di avvio, anche nelle realtà regionali tradizionalmente più virtuose”.
La campagna vaccinale si è svolta nei giorni 20, 21, 27 e 28 febbraio rispettivamente presso i locali del Policlinico universitario e l’Edificio 19 del Campus universitario di Viale delle Scienze.
Secondo le indicazioni pervenute dal Ministero, si legge in una nota, la campagna vaccinale è stata riservata, in questa prima fase, al personale docente, ricercatore, agli assegnisti di ricerca e docenti a contratto (titolari d’insegnamento dei corsi dell’offerta formativa 2020/2021) e al personale tecnico amministrativo e bibliotecario dell’Ateneo.
Ha aderito oltre il 90% del personale docente ed oltre il 74% del personale tecnico amministrativo e bibliotecario.
In ossequio alle vigenti prescrizioni di natura sanitaria non ha potuto aderire alla campagna vaccinale il personale di età superiore ai 65 anni o affetto da specifiche patologie, non compatibili con la somministrazione del vaccino Oxford/AstraZeneca. Per tali unità di personale l’Ateneo ha avviato le necessarie interlocuzioni con le Autorità sanitarie competenti, al fine di consentire la somministrazione di vaccini compatibili e garantire, quindi, la massima partecipazione dell’intero personale universitario.
Inoltre, sottolinea la nota , considerata la peculiarità del mondo universitario e la pluralità di ulteriori figure (interne ed esterne) che operano quotidianamente nell’ambito delle strutture didattiche, di ricerca e amministrative, l’Ateneo si sta facendo parte diligente insieme all’AOUP “Paolo Giaccone”, per includere anche tali ulteriori figure nella vaccinazione promossa.
(ITALPRESS).