“Non buttiamola in politica. Quella di azzerare il Cda di Aria è stata una decisione tecnica, presa da tutta la giunta in maniera unanime, quindi da tutti i partiti. Aria – spiega – aveva mostrato inadeguatezza a svolgere il compito che le era stato assegnato. Quando gli errori sono diventati inaccettabili siamo intervenuti assegnando alla piattaforma di Poste, che fra l’altro è gratuita, il servizio di prenotazione dei vaccini”.
Moratti ammette che i dubbi su Aria “li avevo fin dall’inizio, ma non mi sono permessa di intervenire su un meccanismo che era già messo in piedi”, e “per serietà” bisogna dire che “abbiamo ancora questa ‘codà da gestire nel passaggio da Aria a Poste”. E’ un passaggio che mi preoccupa e che durerà qualche giorno, ma abbiamo fatto in modo che Aria verifichi la lista degli over 80 e la incroci con gli elenchi delle Ats”.
Sulla vaccinazione agli anziani “il dato medio nazionale è del 44% e in Lombardia siamo sopra il 50%, con 430 mila anziani che hanno ricevuto almeno una dose”, precisa Moratti. A livello globale “siamo all’81 per cento dell’utilizzo dei vaccini ricevuti, sopra altre regioni”.
Moratti difende la sanità lombarda, scossa da un anno di Covid: “Se su 14 ospedali italiani citati nelle pubblicazioni internazionali 9 sono in Lombardia, qualcosa vorrà dire o no?”; per il futuro “puntiamo a una sanità che vada verso il cittadino con un forte investimento da 700 milioni di euro sulla medicina territoriale”. “Con il generale Figliuolo collaboriamo benissimo, ha apprezzato il nostro modello di vaccinazione reattiva”, ovvero “quando ci siamo trovati di fronte a zone popolose con focolai attivi abbiamo messo in campo due interventi rapidi”.
Si è pentita di aver accettato l’offerta di sostituire Gallera? “Assolutamente no. L’ho fatto per spirito di servizio e lo rifarei”, conclude.
(ITALPRESS).