Nata nel giorno di San Valentino del 1974 a Jesi, culla del fioretto tricolore, Vezzali è l’atleta più vincente di sempre nella disciplina, la donna con più medaglie nella scherma e con più ori nella storia dello sport italiano insieme a Edoardo Mangiarotti e Nedo Nadi. Con 16 titoli mondiali, 13 europei, cinque Universiadi, due trionfi ai Giochi del Mediterraneo e ben 11 Coppe del mondo con ben 78 gare vinte, per 16 anni e cinque edizioni consecutive, la marchigiana non è mai scesa dal podio olimpico, mettendosi al collo anche un argento e due bronzi a cinque cerchi, oltre ai sei ori già ricordati, tra Atlanta 1996 e Londra 2012 dove ha anche portato la bandiera tricolore.
Chiusa la carriera in pedana Valentina Vezzali, oggi responsabile del settore giovanile della scherma delle Fiamme Oro, gruppo sportivo della Polizia di Stato di cui fa parte dal 1999, si è gettata con passione, entusiasmo e la consueta grinta nel mondo della politica. Candidata nel 2013 alla Camera dei deputati nelle liste di Scelta Civica per l’Italia, partito centrista fondato dal presidente del Consiglio uscente Mario Monti, l’olimpionica viene eletta nella circoscrizione Marche.
Nel corso della XVII legislatura fa parte della commissione Cultura, Scienza e Istruzione incentrando la sua azione sullo sport e provando, tra le altre cose, a sensibilizzare la politica sull’importanza degli insegnanti di educazione motoria alle elementari.
Membro del Consiglio della Fedescherma nell’ultimo quadriennio olimpico, ora la Vezzali eredita da Vincenzo Spadafora il lavoro e le questioni ancora irrisolte, a cominciare dalle divisione delle competenze tra Comitato olimpico nazionale, Sport e Salute e il dipartimento sport voluto proprio dall’ex ministro. Ma per l’olimpionica il primo compito sarà quello di garantire alle società e ai lavoratori sportivi, bloccati a lungo dalle chiusure causa pandemia, gli attesi ristori già nel prossimo decreto sostegni.
(ITALPRESS).