L’arresto cardiaco nella donna in gravidanza quando capita, mette molta ansia.
Di fatto, abbiamo a che fare con due pazienti: la madre ed il feto. Come precisato dal Dott. D’Agostino “la gravità e la complessità dell’evento ci obbligano a prepararci su questo scenario in chiave di primo soccorso: occorre agire senza ansia e senza la paura di arrecare ulteriore danno”.
In generale, ogni anno, soltanto in Italia, sessantamila persone muoiono a causa di un arresto cardiaco improvviso. Molte di loro potrebbero avere maggiori possibilità di salvezza, se fossero soccorse in maniera tempestiva e adeguata.
Le chance aumenterebbero di 2-3 volte, se i soccorritori occasionali iniziassero la rianimazione cardiopolmonare prima dell’arrivo dell’ambulanza. Peraltro, è doveroso sapere che le statistiche mostrano un aumento di incidenza dell’arresto cardiaco in gravidanza (da 1:30.000 maternità a 1 a 20:0000 mila). Durante la gravidanza il cuore è sottoposto a un surplus di lavoro e, in presenza di pregresse patologie, la situazione può peggiorare.
Uno studio condotto dall’University of Arkansas for Medical Sciences di Little Rock e pubblicato sulla rivista Anesthesiology, ha evidenziato come sia prima sia durante il parto le donne corrano il rischio di andare incontro ad arresto cardiaco. Dall’analisi dei risultati, è emerso che nel campione considerato, durante o al termine della gravidanza, si sono verificati 4.843 arresti cardiaci, in pratica 1 ogni 11.749. Nel 44,7% dei casi la causa è stata un sanguinamento, nel 13,3% un’insufficienza cardiaca, nel 13,3% un’embolia da liquido amniotico, nell’11,2% un’infezione del sangue, o sepsi.
Tra i fattori di rischio per la salute del cuore delle future mamme ci sono l’età avanzata, le condizioni socio-economiche disagiate, le condizioni di salute della donna ed eventuali complicazione durante la gestazione e/o il parto, come la preeclampsia.
“Nell’arresto cardiaco in gravidanza – spiega il Dott. D’Agostino – l’utero comprime la vena cava impedendo il ritorno venoso e vanificando il massaggio cardiaco, quindi occorre posizionare la paziente di 30° sul fianco sinistro. Il massaggio cardiaco deve essere eseguito comprimendo la parte superiore dello sterno ed è possibile utilizzare il defibrillatore con le solite modalità in quanto non ci sono evidenze di danno fetale”.
Il valore di questa iniziativa ha coinvolto anche un’attrice emergente, Fenicia Rocco, che, dopo aver seguito il corso sulle manovre rianimatorie del Dottor D’Agostino, entusiasta e consapevole dell’importanza di questo tema per la salute pubblica, ha ideato la sceneggiatura dello spot “La vita..il Dono dei doni”.
Il video vede come consulenza scientifica l’apporto del Prof. Agrò Felice Eugenio, Professore Ordinario di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva Università “Campus Bio-Medico” di Roma e del Dott. Rossi Pasqualino, Direttore Ufficio 4 DG Prevenzione, Ministero della Salute – Sede Centrale.
Lo spot è la conferma del legame da sempre esistente tra medicina e arte per diffondere conoscenza e benessere. Il video girato presso l’Universià Campus Bio-Medico di Roma porta la firma del regista Luigi Nappa, attrice protagonista Fenicia Rocco, la partecipazione del duo comico “I Carta Bianca” (Daniele Graziani, Lucio Dal Maso) e di Greta Fiorindo. Infine, “La vita…il dono dei Doni” è impreziosito dalla colonna sonora del Maestro di fama internazionale Marco Betta.
IL VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=7pATiErtBec&t=5s