L’Italia è nella short list dei Paesi candidati a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua 2024.
D’Angelis: “In Italia ben 7494 corsi d’acqua e non li ha nessuno in Europa. Di questi 1242 sono fiumi a regime torrentizio. L’83% del nostro territorio è un territorio coperto da bacini fluviali. Abbiamo 347 laghi, 14 naturali con una superfice maggiore di 10 chilometri quadrati, 183 artificiali, abbiamo 532 dighe e 16.000 piccolissimi invasi regionali e di questi 4000 sono alpini. Abbiamo anche 1053 falde sotterranee. Ma abbiamo ancora luoghi non serviti. Noi siamo italiani che riescono a portare l’acqua agli astronauti, siamo italiani che oggi stanno tentando di produrre idrogeno dalle acque di fognatura e che cercano di produrre calore dalle acque di fognatura”.Martini (Pres. Italy Water Forum 2024) : “In Italia sarà un Forum Mondiale dell’Acqua inclusivo, che non lascerà indietro nessuno. L’inclusione e la partecipazione politica al Forum Ufficiale del Contro Forum saranno caldamente incoraggiati, durante tutto il lavoro preparatorio che ci attende”.
“Siamo dinanzi ad una grandissima avventura, ad una grande opportunità”
La candidatura italiana è forte, figlia di Leonardo da Vinci e di “Sorella Acqua” di San Francesco. Dai loro pensieri, realizzazioni, opere, arrivano quelle suggestioni note nel mondo e che emergeranno con forza durante l’evento anche come monito a non sprecare la risorsa acqua ma a tutelarla ovunque. La nostra memoria collettiva ha perso la memoria di un Paese costruito nell’acqua, noi siamo non soltanto nati dall’acqua ma noi siamo un pontile lanciato nel Mediterraneo, siamo circondati di acqua, abbiamo una cultura incredibile che ha fatto dell’acqua metafora, mitologia, filosofia, simbolo, emozioni. Gli italiani fin dall’inizio dell’avventura umana hanno dovuto strappare le terre all’acqua. Noi siamo il Paese europeo più ricco di acqua e sicuramente tra i paesi più ricchi di acqua del Mondo. La nostra mappa di tutti gli aspetti relativi all’idrogeologia: piogge, evaporizzazioni, deflussi superficiali, deflussi sotterranei, serbatoi di acqua, ci carica di responsabilità e ci dice anche che è un Paese che ha il record delle piogge. Ogni anno piovono più di 300 miliardi di metri cubi di acqua, una dotazione stellare circa 5-6000 metri cubi di acqua per ogni abitante. Una famiglia media in Italia consuma 160 metri cubi di acqua all’anno, dunque dotazioni importanti. Siamo custodi di un patrimonio idrogeologico incredibile. Abbiamo 7494 corsi d’acqua e non li ha nessuno in Europa. Di questi 1242 sono fiumi a regime torrentizio. L’83% del nostro territorio è un territorio coperto da bacini fluviali, abbiamo 131 fiumi che hanno dei bacini molto vasti e coprono l’83% della superfice nazionale. Pensiamo alla Pianura Veneta, quella laziale, tante realtà dove in questo momento sono in azione le idrovore, pensiamo alla Pianura Padana per regimare l’acqua. Abbiamo 347 laghi, 14 naturali con una superfice maggiore di 10 chilometri quadrati, 183 artificiali, abbiamo 532 dighe e 16.000 piccolissimi invasi regionali e di questi 4000 sono alpini. Abbiamo anche 1053 falde sotterranee, grandi serbatoi di acqua purissima come quella che dal Peschiera arriva ai rubinetti di Roma”. Lo ha affermato Erasmo D’Angelis, Segretario dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale.
Quella dell’Italia è una storia viva, intensa, emozionante, tra paesaggi, bellezze, limiti, realtà controverse di questioni aperte in materia di gestione ma anche di eccellenze.
“Abbiamo una storia incredibile alle spalle di modifiche anche molto radicali – ha continuato D’Angelis – anche peggiorative dei nostri habitat, dei nostri territori e le Autorità di Bacino hanno un quadro molto drammatico delle condizioni attuali e abbiamo alle spalle una storia di difesa dalle acque, dalle piene, dalle alluvioni, dagli straripamenti. Siamo intanto beneficiati da questa risorsa. Preleviamo poco, solo l’11%. Abbiamo problemi di inquinamento, di scarsa depurazione delle acque, un terzo degli italiani non ha acqua depurata. Abbiamo un’Italia a diverse velocità e gli effetti dei cambiamenti climatici stanno diventando sempre più drammatici con lunghi periodi di siccità che producono gravi perdite per l’agricoltura, circa 1,5MLD di euro ogni anno, poi anche le alluvioni che stanno avendo sempre più un carattere esplosivo in territori ristretti con una perdita di ben 4 MLD di euro all’anno dal 1946 ad oggi con tantissime vittime. Abbiamo problemi di salinizzazione lungo alcuni tratti della nostra fascia costiera con l’acqua del mare che entra nell’acqua dolce e penso alla Maremma, al Sud, alle Isole e abbiamo problemi di desertificazione dove l’acqua non arriva e va portata. L’Italia ha bisogno di una reazione decisa, di una visione globale, unitaria dell’acqua. Avevamo l’Istituto Nazionale di Idrogeologia che era una struttura di eccellenza incredibile che il mondo ci invidiava. Ora abbiamo tanti Data Base tra Ispra, Autorità di Bacino, Cnr, Utilitalia, Consorzi di Bonifica. Dobbiamo collegare tutto, unire. Siamo nella transizione digitale e nella transizione ecologica e l’acqua è centrale. Abbiamo due piani operativi finanziati: Piano Invasi Acquedotti e Nex Generation You che devono produrre opere e interventi da mettere in cantiere, molti sono anche progettati. Siamo dinanzi ad un settore dove è in corso un’innovazione tecnologica sfidante verso la sostenibilità con aziende che sempre più sono dei veri laboratori di applicazione, di sperimentazione, di tutto quello che le tecnologie possono controllare dalla captazione alla distribuzione, al recupero di risorsa, alla fase di depurazione e di riuso che è quella parte che a noi oggi manca. Noi siamo italiani che riescono a portare l’acqua agli astronauti, siamo italiani che oggi stanno tentando di produrre idrogeno dalle acque di fognatura, producono calore dalle acque di fognature. Ci sono delle esperienze nella ricerca perdite, contatori intelligenti che vanno raccontate”.
L’Italia è nella short list dei Paesi candidati a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua 2024, ora c’è la partita decisiva! Aperti ai rappresentanti del Contro – Forum. Tutti i rappresentanti delle religioni in Italia per il “Rinascimento” dell’Acqua!
“Siamo per un Forum inclusivo, che non lasci indietro nessuno. L’inclusione e la partecipazione politica al Forum Ufficiale del Contro Forum saranno caldamente incoraggiati, durante tutto il lavoro preparatorio che ci attende – ha affermato Endro Martini, geologo e Presidente Nazionale di Italy Water Forum 2024, il Comitato promotore – perché dobbiamo segnare una svolta nell’interesse di tutta l’Umanità, dobbiamo andare verso il Rinascimento dell’Acqua.
Siamo nella short list delle nazioni finaliste per l’assegnazione della sede del Forum Mondiale dell’Acqua. L’Italia concorre per ospitare il World Water Forum 2024. Dunque ora è necessario che avvenga il passaggio più importante per giocarci bene questa finale e portare così il Forum in Italia per la prima volta. Un evento di livello mondiale che vede la presenza del Sacro Convento di Assisi che ha ideato una sessione, un incontro tra tutte le religioni per la prima volta sul tema dell’acqua. Sarà tutta l’Italia ad essere coinvolta con eventi collaterali, educational e la partecipazione dei Capi di Stato. L’obiettivo sarà la firma della Carta del Rinascimento dell’Acqua”.
Costituita l’Associazione Temporanea di Scopo “Italy Water Forum 2024”, per la candidatura dell’Italia a sede del X FORUM MONDIALE DELL’ACQUA:
Presidente il geologo, Endro Martini e ne fanno parte il Sacro Convento di Assisi, il Comune di Firenze, Comune di Assisi, Consiglio Nazionale dei Geologi, ISPRA, Protezione Civile Nazionale , Istituto Nazionale di Urbanistica, Comune diFerrara, Associazione Nazionale delle Bonifiche e Irrigazioni, Rotary International Club di Ottaviano, Meteo Giuliacci, Skopìa srl, Cae srl, Agronomist World Academy Foundation, Iat srl , Water Right and Energy Foundation, Triumph Group International, Archeoclub d’Italia e Centro Studi Alta Scuola dell’Umbria, istituto specializzato nella manutenzione e valorizzazione dei centri storici e del quale fanno parte Regione Umbria, Comune di Orvieto, Comune di Assisi, Comune di Todi che è stato l’animatore di questo progetto.