Le Pmpf sono anche norme di buona pratica forestale per i boschi non soggetti a vincolo idrogeologico e si applicano a boschi e pascoli appartenenti ad enti pubblici che non siano dotati di un piano forestale particolareggiato”.
E’ stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Sardegna il Decreto che ha aggiornato le “Prescrizioni di massima e di polizia forestale” (Pmpf) per terreni e boschi sottoposti a vincolo idrogeologico.
“Si tratta – ha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis – di buone norme d’uso selvicolturale, agronomico e pastorale e per altri usi del suolo relativi a terreni di qualsiasi natura e destinazione, che, per la loro speciale ubicazione, natura, giacitura e vulnerabilità, siano sottoposti a vincoli, così da evitare dissesti idrogeologici: per esempio, perdita di stabilità dei terreni e turbamento del regime delle acque.
“Attraverso l’imposizione del vincolo idrogeologico – ha aggiunto l’assessore Lampis – si intende prevenire le denudazioni, la perdita di stabilità e il turbamento del regime delle acque a causa di diverse forme di utilizzazione di terreni di qualsiasi natura e destinazione, come i terreni boscati”.
Le principali differenze rispetto alle prescrizioni del 2006, che questo Decreto ha sostituito, oltre all’adeguamento, secondo la Legge forestale regionale del 2016, delle procedure autorizzative e di comunicazione, della definizione di bosco su cui applicare le prescrizioni, sono l’introduzione del silenzio-assenso per tutti i regimi autorizzatori e del divieto di transito veicolare anche sportivo, comprese le biciclette nei suoli forestali e nei sentieri all’interno dei boschi aventi pendenze superiori al 35%; la disciplina dell’estensione delle singole superfici di taglio dei boschi; le modifiche della disciplina del pascolo in bosco; la raccolta del materiale forestale; l’introduzione della possibilità di ripetere le lavorazioni agrarie nei sistemi agro-silvo-pastorali senza comunicazione; infine, l’eliminazione di prescrizioni d’uso desuete.