Dipendenti Arpas:” Contratti inadeguati e da modificare”
La proposta di legge di Michele Ciusa (M5S).
“Sebbene i compiti di tutela ambientale attualmente esercitati dalle ARPA siano ampi e diversi da quelli in capo alla Sanità, estendendosi ai settori idrografico, ingegneristico fino al supporto alla protezione civile, ancora oggi, al personale delle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente si applica il trattamento giuridico ed economico previsto dal Contratto della Sanità.
Quindi, non si tiene conto dell’esito del Referendum popolare del 18 aprile ’93 che ha portato alla separazione delle funzioni tra ARPA e Servizio Sanitario Nazionale. Oggi possiamo affermare con sicurezza – spiega il capogruppo del m5s Michele Ciusa – che il CCNL della Sanità mal si adatta alle necessità delle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente, che sono enti profondamente diversi, per natura dei compiti attribuiti, da quelli del Servizio Sanitario Nazionale.
Gli istituti previsti da questo contratto, infatti, si sono rivelati spesso rigidi, inadeguati e non funzionali alle ARPA”.
Questa la premessa contenuta nella proposta di legge promossa dal capogruppo del m5s Michele Ciusa che, accolte le preoccupazioni delle rappresentanze sindacali, chiede con urgenza la modifica della legge istitutiva dell’ARPAS consentendo così il passaggio dei dipendenti dell’Agenzia nel Comparto unico di contrattazione regionale.
“I dipendenti dell’ARPA devono essere inquadrati nel comparto unico di contrattazione collettiva regionale a seguito di apposito accordo stipulato tra il Comitato per la rappresentanza negoziale della Regione e le Organizzazioni.
L’inquadramento nei ruoli regionali avverrà nelle categorie e nei livelli retributivi corrispondenti alla professionalità posseduta al momento del passaggio, con la salvaguardia della retribuzione individuale di anzianità maturata e degli assegni personali in godimento.”