Domani giovedì 29 Aprile dalle ore 10 si terrà un presidio davanti alla Prefettura di Cagliari in Piazza Palazzo per sostenere il salvataggio dei migranti nel Mediterraneo, organizzato dall’USB Federazione del Sociale della Sardegna, unitamente al Cagliari Social Forum e al Cobas Scuola Cagliari.
L’evento avverrà in concomitanza con decine di altre città italiane (Roma, Napoli, Bologna, Bari, Ragusa, Reggio Calabria, L’Aquila, Viterbo, Torino).
“La pandemia Covid in corso non deve e non può farci perdere l’umanità. Nonostante le difficoltà che attraversa, l’Europa resta una speranza per migliaia di persone che scappano per dalle guerre o per motivi economici. Migliaia di uomini, donne e bambini vengono ammassati, maltrattati e detenuti arbitrariamente in centri di raccolta famosi per la violenza che ivi viene perpetrata. Il corridoio che usano i migranti del Nordafrica (Libia per la Sicilia e Algeria per la Sardegna) è il Mediterraneo che da troppo tempo è diventato un cimitero in quanto i naufragi si moltiplicano nell’indifferenza dei governi europei. Governi che continuano a non predisporre azioni concrete di intervento. Le politiche umanitarie del nostro Paese e dell’intero continente sono totalmente insufficienti e lasciamo che a centinaia anneghino in mare.Sosteniamo e chiediamo la riattivazione delle operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, un maggiore coordinamento con tutti gli operatori di soccorso, la fine dei rimpatri verso porti non sicuri e la creazione di un meccanismo di sbarco sicuro.
Sosteniamo, inoltre, la protesta dei lavoratori migranti, convocata in tutta Italia, per chiedere l’immediata applicazione dei decreti legge 34 e 130 e la regolarizzazione di chi è in possesso di tutti i requisiti richiesti dalla norme vigenti. Dopo nove mesi dall’entrata in vigore del decreto Bellanova e dopo tre mesi dall’approvazione del decreto Lamorgese centinaia di migliaia di lavoratori che hanno presentato la documentazione richiesta sono ancora irregolari.
Una legge del Dicembre 2020, che permette la ripresentazione delle domande di permesso di soggiorno, rimane ancora oggi inosservata e inapplicata dagli organi dello Stato. Ne chiediamo l’applicazione a livello nazionale.”