Cagliari: le bancarelle dimenticate
A Cagliari, la disposizione della zona rossa, risalente a una settimana e mezzo fa, sembra non essere stata accolta con comprensione. Le numerose proteste sono sempre più agguerrite tanto che il caos non sembra fermarsi nemmeno con l’arrivo delle forza dell’ordine.
Protagonisti di queste vicende sono gli ambulanti e i giostrai, che, costretti alla chiusura della loro attività, si vedono privati di ogni incasso economico e, soprattutto, della loro dignità.
Camion e furgoni hanno invaso le strade cagliaritane; gli ambulanti hanno scelto la via principale della capitale sarda, via Roma, per condurre la protesta. E così, marciando uno dietro l’altro, i settanta mezzi di trasporto hanno attraversato tutta la via centrale, lasciandosi avvolgere, nella parte sinistra, dalla visione mozzafiato del porto cagliaritano, su cui si erige la ruota panoramica, istallata circa sette mesi fa, e nella parte destra i principali uffici statali.
La manifestazione ha provocato un blocco del traffico con un conseguente indirizzamento delle autovetture in strade secondarie, guidate dalla polizia locale.
Il cuore della protesta ruota attorno alla richiesta dello sblocco dei mercatini rionali, delle sagre, degli spettacoli viaggianti, ormai fermi da troppo tempo e privi di qualsiasi aiuto economico dallo stato.
L’esito della protesta non ha, però, un lieto fine. Le categorie che sono scese in piazza a lamentarsi e a chiedere chiarimenti, sono le stesse che non rientrerebbero tra quelle destinate ai contributi approvati dalla Regione.
Lucia Locci