Come sostituire l’antenna TV: una guida rapida
Molti impianti di ricezione del segnale tv tendono a palesare, con il passare degli anni, problemi legati all’usura dell’antenna; in aggiunta, gli aggiornamenti tecnologici, sempre più frequenti, che riguardano l’emissione e la ricezione del segnale televisivo, rendono gli apparati più ‘vissuti’ quantomeno obsoleti.In casi del genere, è necessario effettuare la sostituzione dell’antenna e delle altre parti dell’impianto, in particolare prese e cavi, dal momento che rappresentano le componenti maggiormente soggette a usura a causa del tempo e degli agenti atmosferici. In questo articolo vedremo tutto quanto c’è da sapere in merito, sia dal punto di vista pratico che per quel che concerne i costi complessivi.
Quando bisogna sostituire l’antenna TV
Il passaggio dalla tecnologia analogica a quella digitale, avvenuto ormai diversi anni fa, ha imposto la sostituzione dei vecchi apparecchi televisivi con modelli di nuova generazione oppure l’installazione di un decoder apposito per la ricezione del segnale.
Questa piccola grande ‘rivoluzione’, a differenza di quanto si possa pensare, non ha imposto la sostituzione delle antenne, dal momento che, a cambiare, è stata la modalità di decodifica del segnale in entrata.
Viene dunque da chiedersi perché è necessario, ad un certo punto, cambiare l’antenna? Nella maggior parte dei casi, l’ossidazione dei cavi e delle altre componenti (amplificatori e partitori) provoca problemi di ricezione del segnale: in parole povere, alcuni canali si vedono male o non si vedono affatto. Quello che potrebbe sembrare un problema di sintonizzazione – in considerazione del fatto che talvolta i canali tv ‘migrano’ su altre frequenze – è in realtà quasi sempre dovuto all’usura dell’antenna. Ciò si verifica soprattutto se l’impianto è particolarmente vecchio (in molte abitazioni non è raro trovare installazioni risalenti agli anni Settanta e Ottanta).
Cosa occorre
In presenza di un’antenna mal funzionante da sostituire, in genere ci si rivolge ad un tecnico specializzato (antennista) anche perché, nella maggioranza dei casi, il dispositivo di ricezione si trova sul tetto dell’abitazione o in altri punti non facili da raggiungere per chi non è del mestiere.
Ad ogni modo, è anche possibile occuparsi in prima persona dell’intero procedimento. In tal caso, è necessario anzitutto procurarsi tutto il materiale occorrente: un’antenna nuova, morsetti dentati e, eventualmente, ganci e zanche. Il consiglio, in fase di acquisto, è quello di optare per articoli di marca, prodotti da brand di consolidata esperienza nel settore, come ad esempio la Fracarro. Ciascuno di questi articoli può essere reperito anche online, rivolgendosi ad un rivenditore specializzato di materiale elettrico quale Emmebistore.
Come procedere
Prima di cominciare a lavorare, è necessario staccare l’alimentazione dell’impianto elettrico. Dopo di che, è possibile procedere alla prima fase di intervento, ossia smantellare la vecchia antenna. A tale scopo bisogna tagliare i cavi collegati al ricevitore (che andrà poi smaltito in maniera adeguata); se sono in buone condizioni, ossia non presentano crepe o segni di usura, possono essere riutilizzati per il nuovo impianto.
Per comodità, quest’ultimo viene quasi sempre collocato sullo stesso supporto di quello preesistente; qualora si voglia modificare la collocazione dell’apparato – in relazione alle caratteristiche strutturali dell’edificio – è consigliabile dotarsi di un’asta telescopica con zincatura a caldo. La modalità di fissaggio dipende dal tipo di supporto: su balconi e ringhiere bisogna utilizzare una coppia di ganci mentre per l’installazione a parete si ricorre alle zanche ad espansione.
Dopo aver tagliato via l’estremità consunta del cavo, bisogna ‘spellarlo’ con una pinza spelacavi, lasciandone scoperto un segmento da un centimetro (oltre a circa 5 cm di filo interno). Il cavo deve essere fatto passare all’interno dell’antenna nuova, fino a sporgere all’esterno; a questo, bisogna stringere la morsettiera e piegare il cavo per bloccarlo all’interno dell’altra morsettiera. Alla base dell’antenna va montato il morsetto dentato, per fissare il ricevitore all’asta di supporto e tenerlo orientato verso il ripetitore del segnale digitale.