Confartigianato: oltre 1.000 domande in 7 mesi per gli incentivi artigiani
“I fondi per le imprese artigiane sarde sono agli sgoccioli: occorre subito il rifinanziamento della Legge 949 per sostenere il comparto, farlo crescere e superare la crisi creata anche dal Covid-19”.
È questo l’invito che Confartigianato Imprese Sardegna lancia alla Giunta Regionale per rimpinguare la Legge 494: “strumento finanziario” che, soprattutto negli ultimi anni, grazie alla sua snellezza burocratica, al fondo perduto fino al 40% e all’abbattimento dei costi di interesse, è diventato sinonimo di crescita delle imprese artigiane isolane.
“Strumento” che, però, vede esaurire i fondi a disposizione, ben 15 milioni di euro, di cui era stato dotato lo scorso luglio, dalla Giunta Regionale, su proposta degli Assessori Regionali Gianni Chessa per Artigianato e Giuseppe Fasolino per la Programmazione, con le osservazioni di Confartigianato Imprese Sardegna, per “ridare fiato” e offrire opportunità di crescita alle circa 34mila imprese artigiane sarde.
Le dichiarazioni
“Nel comparto c’è molta attesa e interesse per il rifinanziamento della norma ma altrettanta preoccupazione per una situazione, quella del prossimo esaurimento del plafond, che rappresenterebbe un freno alla crescita di migliaia di imprese artigiane – commenta Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – siamo stati, e lo saremo sempre, favorevoli agli interventi tampone verso le imprese colpite dall’emergenza Covid-19, però chiediamo alla Regione di non trascurare il rifinanziamento di strumenti “di prospettiva” e strutturali, come la 949, che stanno supportando la crescita e la modernizzazione delle MPMI sarde e che rappresentano una vera, concreta e importante occasione di crescita per oltre il 21% del tessuto produttivo regionale. Non sarebbe piacevole per le imprese scoprire che il sostegno economico a loro destinato potrebbe, in realtà, essere utilizzato per coprire altre situazioni, a loro non imputabili”.
Lo studio
L’allarme dell’Associazione Artigiana nasce dal monitoraggio effettuato sulle domande delle imprese e sulle relative erogazioni. L’analisi dei dati mette in evidenza come nel 2020, da metà settembre al 31 dicembre, le imprese artigiane abbiano presentato 517 domande per un controvalore (somme impegnate e in via di erogazione) di 8 milioni e 320 mila euro, con finanziamento medio di 16.600 euro a impresa. Nel 2021, fino al 29 marzo, le domande pervenute, e in via di verifica documentale per il successivo finanziamento, sono state circa 500, per un impegno stimato di altri circa 8milioni.
La Legge, infatti, finanzia la costruzione o la ristrutturazione di fabbricati esistenti e l’acquisto di macchinari di seconda mano, veicoli commerciali, terreni destinati all’ampliamento e la costruzione dei fabbricati produttivi, macchinari, attrezzature e autoveicoli nuovi e imbarcazioni, software, brevetti e licenze che sostengono le attività per i nuovi cicli di produzione, progettazione e promozione dell’immagine. Inoltre, le imprese artigiane possono accedere anche al contributo per la riduzione dei costi di garanzia per operazioni di leasing svolte presso i Confidi di Confartigianato Sardegna.
“Un congruo rifinanziamento – continua Daniele Serra, Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – innescherebbe un circolo virtuoso per tutta l’economia isolana. Non dimentichiamoci che a fronte di un investimento ipotetico di 100 euro, 40 sono messi a disposizione dalla Regione, ma i restanti 60, più l’IVA, sono investimenti diretti degli imprenditori. Ciò significa che la Legge mette in moto un meccanismo di moltiplicazione attraverso il quale ogni 1 euro messo a disposizione dalla Legge genera 2,5 euro. Investimenti che vanno a spalmarsi sui territori e sulle altre categorie produttive e di servizi”.
“Oltre all’importante supporto per le imprese artigiane, dato dal Fondo perduto e dall’abbattimento degli interessi – sottolineano Matzutzi e Serra – la Legge 949 rappresenta una eccezione rispetto ad altri tipi di finanziamento; attraverso questa, infatti, viene finanziato l’acquisto dei fabbricati, della strumentazione di seconda mano e dei veicoli commerciali”.
“L’interesse da parte degli artigiani è ancora fortissimo: questa è stata la prima vera importante occasione di crescita che, dopo tanti anni, è stata offerta al settore e i numeri sono buoni testimoni – concludono il Presidente e il Segretario di Confartigianato Sardegna – è necessario, quindi, un impegno forte e concreto da parte della Giunta, che dia risposte alle 34mila imprese che credono ancora nel loro futuro e nella ripartenza dell’intera economia isolana. Non vogliamo favoritismi, ma solo energie per far ripartire il settore”.
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