L’ultimo capitolo si è consumato qualche giorno fa con la finalissima che ha visto trionfare il Tennistavolo Santa Tecla Nulvi sull’ostico e mai domo Tennistavolo Decimomannu.
Prima che le due formazioni raggiungessero la palestra di Corso Cossiga a Sassari per la contesa decisiva, avevano superato brillantemente le due semifinali rispettivamente contro il Tennistavolo Paulilatino (autentica sorpresa della competizione) e un’altra formazione dell’alto Oristanese, il Guilcier Ghilarza.
Si chiude così questa breve parentesi agonistica che ha consentito un mordi e fuggi consolatorio ma al quale, tutti sperano, seguano altre iniziative che gradualmente possano riportare il mondo del Tennistavolo sardo sui solchi della normalità.
Il sipario rimane aperto per il club anglonese che attende di andare in Penisola per le finali nazionali: c’è in palio la promozione diretta al campionato nazionale di serie C1
SANTA TECLA NULVI SUL TETTO DELL’ISOLA – MEMORIE DI UNA BANDIERA
(a cura di Francesco Ara)
La settimana che ci ha visto trionfare nella fase regionale della Coppa Italia è stata piuttosto impegnativa, infatti semifinale e finale sono state disputate a pochi giorni di distanza l’una dall’altra.
Giovedì sera abbiamo affrontato il Paulilatino, squadra rivelazione del torneo che ha fatto importanti vittime nel tabellone ad eliminazione diretta, come il Tennistavolo Sassari Carrozzeria Grassi e soprattutto come il Tennistavolo Guspini, che per noi rappresentava la principale minaccia. Sebbene partissimo favoriti sapevamo che avrebbe potuto essere un match molto insidioso, soprattutto considerando lo stato di forma del loro punto di forza Luigi Pusceddu, che non aveva ancora perso un incontro. Fatte le formazioni, capiamo subito che il primo incontro sarebbe stato quello decisivo, poiché già in partenza si incontravano i due leader: Giancarlo Carta per noi e Luigi per loro.
Entrambi si sono resi conto di questo e hanno giocato piuttosto tesi, dando vita ad un match combattuto in cui Giancarlo è riuscito a prevalere al quinto set dopo essersi trovato sotto 2-1. Grazie alla vittoria del mio compagno l’incontro si è fatto per noi estremamente in discesa e siamo riusciti a portarci sul 2-0 grazie alla mia vittoria per 3-0 su Giuseppe Mellai. Nel terzo incontro gli avversari accorciano le distanze grazie alla vittoria di Nazzaro Pusceddu per 3-0 su Roberto Caddeo, apparso un po’ troppo frettoloso e poco paziente.
La vittoria per noi è però ad un passo: ci pensa Giancarlo a chiudere i giochi con un agevole 3-0 su Pasqualino Putzolu, subentrato a Giuseppe Mellai.
Voglio fare ancora i complimenti alla squadra di Paulilatino perché ha ottenuto un risultato sorprendente in questa coppa, e inoltre volevo ringraziare i suoi componenti sia per la disponibilità di giocare l’incontro nella loro palestra vista l’indisponibilità della nostra, e sia per la bella accoglienza che ci hanno riservato”.
E ARRIVO’ IL GRANDE GIORNO
“Vinta la semifinale, dopo meno di 48 ore ci troviamo di nuovo in campo per giocare la finale contro il TT Decimomannu, che assegna l’unico posto disponibile per la fase nazionale. Questa volta l’incontro si disputa a Sassari, e anche in questo caso voglio ringraziare la società presieduta da Marcello Cilloco per averci permesso di giocare da loro. Se fino ad ora eravamo sempre partiti favoriti contro tutte le avversarie, questa volta a mio avviso l’incontro si preannunciava molto equilibrato, visto che la loro squadra è formata da tre giocatori esperti e tutti di buona qualità.
Il loro punto di forza è sicuramente Cesare Mozzi, atleta abituato a disputare campionati a livello nazionale in cui ha sempre ben figurato, e che noi conosciamo bene poiché ha vestito per diversi anni la maglia del Nulvi. Ma anche gli altri due componenti non sono da meno: Marco Saiu, che schierano solitamente come terzo giocatore, è un buon quarta categoria, molto vicino a me in classifica; Marco Verminetti è un quinta categoria solo perché negli ultimi anni ha giocato molto poco, ma che qualitativamente può essere collocato tranquillamente tra i quarta e l’ha dimostrato nel corso della Coppa.
Questa volta non ci sono stravolgimenti di formazione né da una parte, né dall’altra: per noi parte come sempre Giancarlo Carta, opposto a Marco Verminetti. L’inizio non è dei migliori, con Giancarlo piuttosto in difficoltà che si trova davanti un avversario molto in palla: sbagliando poco riesce ad aggiudicarsi il primo parziale.
Da lì in poi in poi Giancarlo riesce ad entrare in partita e, benché non si sia espresso al massimo ribalta il risultato vincendo 3-1; ma dobbiamo risaltare i meriti dell’avversario che ha disputato una bella partita. Nel secondo incontro scendo in campo io contro Cesare Mozzi, in quello che è stato probabilmente il punto di svolta della finale.
Nonostante l’importanza della posta in palio mi sento abbastanza tranquillo riuscendo ad esprimermi al meglio fin da subito. I colpi funzionano tutti a dovere e questo mi dà fiducia, permettendomi di partire bene e di vincere il primo set.
Nel secondo perdo malamente ma non mi scoraggio, perché capisco subito di aver commesso solamente un errore tattico, colto puntualmente dal mio allenatore Davorin Kvesic, che me lo rimarca quando vado all’angolo. Nel terzo e quarto set, appurato l’errore, torno ad esprimere il mio miglior gioco riuscendo a portare a casa la sfida per 3-1. È una vittoria che dà fiducia sia a me, essendo la mia miglior vittoria stagionale, sia alla squadra, poiché ci permette di portarci sul 2-0; cioè ad un passo dal trionfo.
Come avvenuto contro il Paulilatino, nel terzo incontro gli avversari riescono ad accorciare le distanze, grazie al successo di Marco Saiu su Roberto Caddeo per 3-0, in un match piuttosto strano in cui Roberto non è riuscito mai ad entrare del tutto. Sul 2-1 per noi arriva la sfida tra i due punti di forza: Giancarlo e Cesare. Sebbene i precedenti siano tutti in favore di Giancarlo, anche stavolta l’incontro si fa in salita, con Cesare che si aggiudica i primi otto punti e con Giancarlo che appare troppo falloso e rigido.
Perso il primo set, torna in campo più determinato e si aggiudica il secondo, ma soccombe ancora nel terzo, vittima di qualche punto fortunoso di troppo da parte del suo avversario; però contro le puntinate bisogna sempre tenere in conto anche queste probabilità.
Come ci ha sempre abituato negli ormai tanti anni in cui gioca in Anglona, Giancarlo non è uno che si scoraggia e si arrende, anzi, in questi momenti, grazie alla sua grinta, riesce a tirare fuori il meglio di sé. Ancora una volta ribalta l’incontro, giocando due set di ottimo livello, suggellando il trionfo della squadra in questa competizione”.
UN CLUB COMPATTO DA SEMPRE
“La felicità per la vittoria e per la qualificazione alla fase nazionale è tanta, come soprattutto quella per essere tornati in campo ed aver trascorso delle belle settimane di gare in compagnia di amici che non vedevamo da ormai più di un anno. Il nostro obiettivo iniziale in questa competizione infatti non era tanto quello di vincere, ma quello di arrivare in fondo per poter giocare più partite possibili, visto che dopo un anno di stop la mancanza della sana competizione iniziava a farsi sentire.
Eravamo pure consapevoli che l’eliminazione avrebbe voluto significare altre settimane o mesi di stop, se non addirittura già la fine degli incontri per questa stagione.
Di conseguenza non abbiamo messo in piedi la squadra più forte che avessimo potuto schierare; si è lasciato spazio a coloro che da subito si sono dimostrati desiderosi di scendere in campo chiedendo espressamente di partecipare alla manifestazione.
Compreso Massimiliano Benvegnú che aveva tanta voglia di esordire con la maglia del Santa Tecla, ma purtroppo, vista l’attuale situazione legata agli spostamenti tra regioni, abbiamo preferito evitare, in accordo con lui.
È stata una bella vittoria di squadra, sotto la guida di Giancarlo che non ha perso nessun incontro e come al solito si è dimostrato pronto a dare il suo contributo per la nostra società, dove ormai è di famiglia.
È un atleta esemplare: dà sempre il massimo in campo, si allena con costanza da vero amante della disciplina qual è. Mi ha fatto poi molto piacere poter tornare a giocare una competizione a squadre con Roberto Caddeo: abbiamo iniziato assieme e negli anni abbiamo condiviso tantissimi momenti e altrettante avventure.
Negli ultimi anni gli impegni universitari l’hanno allontanato un po’ dalla disciplina ma nonostante la carenza di allenamenti è sempre ben disponibile ad aiutare la squadra. Infine, un ringraziamento al coach Davorin Kvesic, con cui svolgo sempre un ottimo lavoro in palestra e che ci ha seguito nella maggior parte delle partite (soprattutto per la finale il suo apporto dalla panchina è stato per me fondamentale sia per i consigli, sia per la fiducia).
E non dimentico il presidente Francesco Maria Zentile, il maggiormente orgoglioso dei suoi atleti; si impegna tanto per portare sempre più in avanti questa società.
Ora avremo un po’ di tempo per prepararci in vista della fase nazionale, in cui speriamo di ben figurare e ottenere, conseguentemente, un buon risultato”.
IL PUNTO DI VISTA DELLA SECONDA CLASSIFICATA
Marco Saiu (Tennistavolo Decimomannu): “Non vedevamo due partite in tre giorni da tantissimi anni, e la cosa non può che farci piacere. Soprattutto la prima di queste, che a scapito di un generosissimo TT Guilcier Ghilarza, ci ha visto arrivare in finale di questa nuova e palliativa competizione.
La semifinale ci ha visto prevalere, in tre soli incontri, grazie al punto, da noi pronosticato quanto dai numeri inaspettato, tra Marco Verminetti e Brian Mele, che lo sopravanzava in classifica di oltre 90 posizioni. Vinta la prima, Cesare Mozzi ha dato un colpo di grazia importante sul sempre volenteroso Alessandro Faedda, che però nulla ha potuto contro la classe del nostro portacolori. Sul 2-0 io mi trovo a giocare contro una delle mie bestie nere, Mario Marchi, che negli anni me le ha spesso e volentieri date, usando il suo gioco d’attacco e scambi veloci. Stavolta, però, non è riuscito ad incidere, lasciandoci via libera appunto verso la finale.
Sabato ci rechiamo a Sassari, campo neutro ma non troppo, per la finalissima. Di fronte troviamo l’agguerrito team del Santa Tecla Nulvi, che partecipa con un team adatto più alla serie B che alla Coppa Italia. Giancarlo Carta infatti vince la sua partita, non senza qualche problema, contro Verminetti, dopo aver perso il primo set, stupito dall’impostazione pressoché perfetta del nostro Marco. Nonostante i puntuali suggerimenti tattici di Riccardo Rossi, Giancarlo è troppo forte e porta il match dalla sua parte.
Meno pronosticabile invece il risultato della seconda partita, dove Mozzi viene sorpreso dal gioco d’attacco di Francesco Ara, che lo regola 3-1 nel nostro sgomento più totale. A quel punto io cerco di suonare la carica, dando tutto quello che avevo contro Roberto Caddeo, giocatore con il quale non si può scherzare in quanto tecnicamente impostatissimo e capace di colpi superiori. Vinco, cercando di svegliare quanto possibile la panchina, che in quel momento era di pessimo umore. La cosa funziona in quanto Mozzi, dà tutto sé stesso nella ricerca del punto contro Giancarlo, in modo da rimetterci in partita; si porta avanti 2-1 ma non basta contro l’ispiratissimo nulvo-guspinese.
Ci ha fatto in ogni caso piacere giocare questa manifestazione per calcare un pochino i campi e regalarci qualche emozione. Sono molto contento di questo team, del ritrovato Mozzi e del convincente Verminetti che merita sicuramente posizioni di classifica più consone al suo rango. Penso ci si vedrà direttamente nel prossimo anno”.
SERIE A1 MASCHILE E FEMMINILE: PERDONO LE FORMAZIONI DEL GRUPPO MARCOZZI
Nonostante la sconfitta a Verzuolo, la Marcozzi Cagliari conserva la quarta posizione, utile per l’accesso ai play off scudetto. Nel club di via Crespellani pesano sicuramente le prime due sconfitte stagionali patite dal russo Mikhail Paikov: seppur al quinto set, si è dovuto arrendere prima a Daniele Pinto e poi al romeno Andrei Putuntica.
Nelle rimanenti gare previste a maggio la formazione allenata da Stefano Curcio dovrà fare gli onori alla big Apuania Carrara e successivamente sarà ricevuta da Il Circolo Prato che attualmente la segue di una sola lunghezza ma con una partita in meno.
Un maggio incandescente attende anche il Tennistavolo Norbello con tre gare in calendario: appuntamenti casalinghi con Prato e Sant’Espedito Napoli; in trasferta con Cus Torino.
Anche nel massimo campionato femminile esce allo scoperto solo il Quattro Mori Cagliari che legittima l’ultima posizione in classifica arrendendosi alla Bagnolese nel proprio campo. Non è bastata infatti la doppietta della solita Tania Maria Plaian. Ha ancora a disposizione tre gare per allontanarsi dal pantano, tra cui il derby con il Tennistavolo Norbello, con data ancora da definire. La squadra del Guilcer, due punti in più rispetto a Wei Jian e compagne, ha in cantiere quattro sfide, di cui due con l’Eppan dell’ex Diana Styhar.
SERIE A2 MASCHILE: MARCOZZI CHIUDE AL SECONDO POSTO
Il Castel Goffredo festeggia il ritorno in A1 maschile pareggiando al Palatennistavolo di Cagliari. Tra i locali si mette in luce il nigeriano Shola Oyetayo: realizza due vittorie, tra cui l’ultima che ha fruttato il definitivo pari, consentendo alla sua squadra di chiudere la stagione a due lunghezze dalla capolista, in coabitazione con il Tennistavolo Torino.
L’altro punto casalingo porta la firma di Maxim Kuznetsov. “Le partite giocate contro Leonardo Bassi e Marco Bressan non sono state facili – ammette Shola Oyetayo – ma sono riuscito a vincere con la tattica e ciò mi rende felice. Maxim Kuznetsov e Stefano Curcio mi hanno elogiato per le vittorie. Sì, sono soddisfatto. Non vedo l’ora di fare meglio nella prossima stagione”.
SERIE B1 MASCHILE: MERITATA PROMOZIONE PER IL TENNISTAVOLO SASSARI
La prolungata assenza dai palcoscenici più importanti del pongismo italico pesava non poco ai dirigenti. Ora il Tennistavolo Sassari del presidente Marcello Cilloco si gode questo bel momento dopo una stagione senza sbavature.
Pur dando i legittimi meriti a chi è sceso in campo a modellare i risultati, tra cui la leggenda Yang Min e i suoi validissimi compagni Marco Poma e Marco Sinigaglia, di sicuro merita una menzione particolare il tecnico Alessandro Poma che al suo invidiabile curriculum mancava proprio la vittoria in un campionato di B1 (fatta eccezione per la A1 dove peraltro riuscì a portare ai playoff la Marcozzi).
Ed è proprio il tecnico cagliaritano a raccontare questo ultimo capitolo di una cavalcata implacabile: “Per quel che mi riguarda avvertivo parecchia tensione nel prepartita – ammette Poma – o forse era semplice adrenalina in circolo perché si stava avvicinando il momento tanto atteso durante tutto l’anno agonistico.
Poi siamo entrati subito nel vivo del match, iniziato peraltro in salita perché opposto al difensore Luca Bersan, mio figlio Marco non riusciva a trovare il bandolo della matassa commettendo troppi errori e mettendo a repentaglio il risultato.
Fortunatamente ha ritrovato sé stesso mettendo in pratica i consigli dalla panchina e prestando anche maggiore attenzione ai dettagli. Questo ha fatto si che riuscisse a contenere la crescente controffensiva avversaria.
Nel quinto set Marco ha recuperato lo svantaggio di 3-7 riuscendo poi a gestire egregiamente gli ultimi punti che ci hanno consentito di passare in vantaggio. Dopodiché la partita è stata totalmente in discesa perché quasi certi che Yang Min avrebbe portato i suoi punti e così è stato, tra l’altro in estrema semplicità. Vittoria in rimonta anche da parte di Marco Sinigaglia che opposto al russo Viktar Sinkevich si trovava sotto per 1-2, ma gli ultimi due set li ha comandati abbastanza agevolmente.
Yango ha continuato a fare il suo e dopo essersi imposto su Loris Gargantini, ha bissato con Bersan. Sul 4-0 c’è stato un notevole ed esagerato passaggio a vuoto di Marco Poma che non è minimamente sceso in campo contro Alessio Quatraro (chiamato a sostituire Sinkevich), buttando al vento l’occasione di chiudere con una fantastica percentuale, visto che figura tra i migliori giocatori del campionato.
Ciò non gli ha impedito di festeggiare durante la cena in albergo, ma anche a freddo non è riuscito a dare spiegazioni su questo passo falso. Probabilmente aveva lottato tanto nella prima sfida per recuperare i due set di svantaggio.
Tornando al match, Sinigaglia ha poi siglato il quinto punto che ci ha permesso di raggiungere quello che era l’obiettivo ad inizio stagione. Mi complimento con gli atleti e faccio un grande plauso alla dirigenza che ha fatto un ottimo lavoro in sede di formazione della squadra. Chiudo con una considerazione personale: ho avuto l’onore di fare il coach di Yang Min”.
SERIE B2 MASCHILE A MURAVERA L’ULTIMO ACUTO DELLA STAGIONE MUTILATA
Ultimi scampoli del girone H che in pratica si è sviluppato su quattro giornate effettive, causa rinuncia di tre formazioni sarde per Covid. L’atto conclusivo si è celebrato nel Sarrabus con protagoniste le tre formazioni di Muravera e l’ ASD King Pong Roma.
Nel primo giorno di gare il Muravera TT supera la Muraverese B per 5-3 mentre in contemporanea la formazione romana domina per 5-3 la Muraverese A. L’indomani, la King Pong, dopo quasi quattro ore di gioco ha ragione della Muraverese B (Michele Buccoli, Andrea Piras, Francesco Lai, Elia Licciardi), al termine di un incontro terminato 5-3. Poi completa l’en plein liquidando anche il Muravera TT per 5-1.
Di seguito i commenti di alcuni protagonisti.
Valerio Marzulli (Tecnico/atleta King Pong Roma): “Noi e il Muravera TT ci presentiamo a formazioni complete per un incontro che si preannuncia molto combattuto. Il risultato premia per 5-1 la squadra della Capitale, ma il punteggio finale non rispecchia l’equilibrio presente in campo per larghi tratti del pomeriggio: i match sono stati tutti intensi ed equilibrati e il tutto si è concluso dopo oltre tre ore e mezza di gioco.
Il Muravera paga il pomeriggio no del proprio numero 1 Marco Sarigu, che cede prima a Marzulli 11-9 al 5° set e poi a Bondioli per 3-1. Nicola Pisanu prova a tenere in partita la compagine di casa vincendo contro il numero 1 ospite Federico D’Alessandris, ma le vittorie dello stesso D’Alessandris su Simone Boi in cinque set e di Caldarola su Pisanu per 3-1 mettono la parola fine all’incontro.
Siamo contenti di essere tornati dopo oltre un anno a vivere il clima della trasferta e della competizione agonistica. Abbiamo trascorso due giorni in palestra a gareggiare, nel rispetto dei protocolli Covid, e già rivivere queste sensazioni sarebbe stato sufficiente, in una stagione agonistica che è assolutamente anomala.
Tornare con tre vittorie su tre incontri è stata la ciliegina sulla torta che ci rende doppiamente soddisfatti, sperando di disputare, il prossimo anno, un campionato di B2 con le solite modalità”.
Riccardo Lisci (Muraverese A): “Va in archivio anche questa stagione 20/21 molto travagliata. Si è giocato pochissimo, ma considerata la situazione generale possiamo ritenerci fortunati rispetto a tanti altri sport.
Chiudiamo al terzo posto in classifica con due vittorie e due sconfitte. Come già successo nella penultima, anche stavolta Marcello Porcu deve rinunciare per infortunio: al suo posto un volenteroso Andrea Manis che con il suo gioco sempre fastidioso di puntino impensierisce non poco Marzulli prima e D’Alessandris poi. Peccato soprattutto contro Marzulli, trovatosi in vantaggio per 2-0 non riesce a chiudere l’incontro e si fa rimontare per poi perdere 3-2.
Il nostro capitano Riccardo Dessì incappa in una giornata davvero negativa, non è mai in partita, perde facile i suoi primi due incontri e solo contro Caldarola riesce a strappare l’unico set della serata. Purtroppo, i miei tre punti stavolta non servono per la vittoria finale. Tirando le somme, personalmente mi ritengo molto soddisfatto.
Chiudo con un personale di nove vittorie e due sconfitte, non male! Ora non ci resta che sperare nella definitiva risoluzione di questa pandemia per poter ripartire sia col vero Tennistavolo, ma soprattutto con la vita di sempre che tanto ci manca”.
Nicola Pisanu (Muravera TT): “Una menzione speciale la voglio fare subito al nostro numero 1 Marco Sarigu che con i suoi tre punti ha praticamente portato la squadra alla vittoria sulla Muraverese B. Marcolino ha vinto i suoi incontri, in ordine, contro Francesco Lai, Andrea Piras e Michele Buccoli dimostrando sempre di aver pieno controllo del gioco.
A parte qualche piccola disattenzione che i nostri avversari hanno saputo prontamente cogliere, considerata la loro indubbia bravura, il nostro leader ha reagito alla grande, portando a casa la sua prima tripletta della carriera.
Io e Simone Boi abbiamo siglato gli altri due punti, entrambi contro Andrea Piras a cui faccio davvero i miei più sinceri complimenti per il progresso nel gioco.
Vorrei spronarlo ulteriormente aggiungendo che se riuscisse a stare più tranquillo potrebbe, in futuro, dare davvero fastidio a tantissimi giocatori di questo livello. I complimenti vanno anche a Michele Buccoli che, autore di due punti contro me e Simone, sta facendo notare continuità negli allenamenti”.
SERIE C1 MASCHILE: UN’UNICA GARA, UNA PROMOZIONE: ESULTA IL TENNISTAVOLO SASSARI
Il girone N della serie C1 maschile si apre e si chiude l’11 aprile 2021 a Roma con la partita secca tra Eureka Roma e Tennistavolo Sassari. La squadra vincitrice salirà in B2. Parola al sardo Luca Baraccani: “Apre le danze il capitano sassarese, Tonino Pinna, che riesce a domare con maestria un coriaceo Wladimiro De Stefano 3-1.
Tocca al coach sardo Segun Olawale (Ola) affrontare Maurizio De Zuliani, vincendo senza difficoltà per 3-0. Entra in campo Luca Baraccani contro il giovane Luca Brinchi che parte in salita, ma alla lunga la spunta 3-1 sul sassarese. Ola fa poi suo un altro insidioso match contro De Stefano, prevalendo per 3-1. Pinna torna in campo per la sfida con il forte Brinchi, ma purtroppo deve uscire sconfitto 3-1.
A questo punto Baraccani ripristina le distanze con la squadra romana, vincendo 3-1 con un mai domo De Zuliani. A Ola l’onore di chiudere i giochi, in un match tirato, ma la partita è del giocatore nigeriano, 3-1 su Brinchi. Vittoria finale del Tennistavolo Sassari, finisce 5-2. Dopo la storica promozione in A2 del giorno prima a Milano, si può festeggiare anche quella in B2”.
SERIE A2 PARALIMPICA (CLASSE 1 -5)
Seconda volta per gli infaticabili pongisti paralimpici che a distanza di quindici giorni si rivedono in Puglia, stavolta a Casamassima (Bari), per dare vita ad un altro animatissimo concentramento.
Nel campionato riservato ai “seduti” il Tennistavolo Norbello, composto da Giammarco Mereu e Daniel Maris si mette in luce vincendo la gara spareggio per la seconda piazza contro il Circolo Etneo. Mancano ancora due gare da disputare nel terzo concentramento previsto l’8 e il 9 maggio a Mascalucia (Catania) e le chances per raggiungere la massima serie sono parecchie.
Muove la classifica anche il Tennistavolo Sassari (Manuela Casu, Maurizio Scanu) che raccoglie tre punti frutto di un successo, un pareggio e una sconfitta.
Continua a fare esperienza il duo del Tennistavolo Quartu che perde tutte le gare ma mostra importanti miglioramenti.
Daniel Maris (Tennistavolo Norbello): “Siamo reduci da trasferte pesanti non solo per il viaggio ma anche per le restrizioni e le limitazioni di movimento. Da un lato psicologico, emotivo e anche fisico penso che ci abbiano messo duramente alla prova. Nonostante tutto, in questa ultima gara, siamo riusciti ad ottenere dei risultati positivi e ne siamo veramente contenti perché per la prima volta si è visto un gruppo autentico.
Infatti, non è stato l’individuo che ha formato la squadra ma viceversa.
L’essere stati uniti, trascorrendo il soggiorno sempre assieme, consigliandoci a vicenda e vivendo l’esperienza intensamente ci ha sicuramente rigenerati. L’emozione ha raggiunto livelli altissimi ma nonostante tutto ce l’abbiamo messa tutta. La crescita che si è registrata in questo concentramento, proprio nel tennistavolo in senso stretto, la definirei una meraviglia.
E tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’aiuto dei nostri tecnici Ana Brzan ed Eliseo Litterio ai quali non so trovare gli aggettivi più idonei per definirli, ma sarebbero tutti positivi perché hanno dato il meglio di loro facendo funzionare tutto alla perfezione.
Per quanto concerne il gioco espresso penso che possiamo fare molto di più, ma considerato il periodo di restrizioni e di conseguenza i pochissimi allenamenti effettuati, posso dire che abbiamo fatto comunque grandi cose, dandoci l’opportunità di essere motivati e allo stesso tempo divertiti. Questa indimenticabile esperienza sicuramente ci aiuterà per la nostra vita pongistica futura, ma soprattutto per la vita tutti i giorni perché mettendoci in discussione abbiamo capito tante cose”.
Manuela Casu (Tennistavolo Sassari): “Il bilancio di queste due giornate di concentramento a Casamassima, sul fronte della socializzazione, dei rapporti umani e della gioia di ritrovarsi insieme ai compagni di squadra e agli avversari, che con l’andar del tempo diventano volti familiari, è più che positivo. Lo sport è vita soprattutto per questo, perché́ ha il potere di farci apprezzare le cose genuine e semplici che offre.
La fortuna di vivere esperienze così ricche di valori non ha prezzo e per questa opportunità ringrazio di cuore il Tennistavolo Sassari. Per natura sono una persona molto critica, esigente e obiettiva e questo aspetto mi porta ad affermare che tanti nostri avversari sono atleti completi, preparati tecnicamente ed emotivamente.
Io sto lavorando su entrambi questi fronti, e riconosco che dal punto di vista della competizione e dell’approccio alla gara ho da fare tantissimo ancora, perché́ il timore di sbagliare e dell’avversario mette in ombra le mie capacità e potenzialità e questa inesperienza stavolta mi ha fatto versare qualche lacrimuccia. Ma sono, sempre per natura, anche molto intollerante al piangersi addosso e quindi dico “oggi è un nuovo giorno” e da qui si riparte per raggiungere l’obiettivo prefissato: far bene sfruttando le armi a disposizione e che devo immancabilmente far crescere.
Ho da migliorare tanto perché́ devo misurarmi con atleti di classi superiori, che sono sicuramente in maggioranza rispetto a quelli di classi basse come la mia. Mi dispiace tanto che la componente femminile sia una percentuale bassissima: solo tre ragazze a competere in queste giornate. Approfitto quindi di questo spazio per invitare più persone possibili ad avvicinarsi a questa disciplina sportiva, che ha il pregio di essere particolarmente inclusiva. E sono certa che prendendo tra le mani la racchetta sarà subito amore”.
Ana Brzan (Tecnico Tennistavolo Quartu): “Le speranze di poter fare qualcosa di buono contro i super favoriti del Nerviano erano veramente ridotte al lumicino.
Anche se in realtà la capolista ha schierato una formazione rimaneggiata con Allegra Magenta che ha sostituito Andrea Galli. Nonostante la secca sconfitta, Luca Bulla e Giancarlo Cossu hanno vissuto l’esperienza con meno tensioni e questo ha permesso loro di giocare un pochino più spensierati rispetto alle gare d’esordio. Soprattutto Giancarlo sta prendendo maggiore confidenza con la competizione e ciò mi fa molto piacere.
Anche contro il Tennistavolo Sassari hanno dovuto fare i conti con una Manuela Casu decisamente superiore a loro. La nota positiva arriva dal Cossu che ha vinto un set contro Maurizio Scanu e secondo me poteva starci qualcosina in più, però va benissimo così.
Mi dispiace per il Bulla che è sempre molto teso e non riesce ad esprimersi con lo stesso rendimento esibito in allenamento. Sono comunque fiera di loro, questa trasferta è stata davvero molto produttiva”.
SERIE A2 PARALIMPICA (CLASSE 6 -10)
Tra gli atleti in piedi sardi, anche loro ritrovatisi a Casamassima, si stanno mettendo in luce quelli tesserati nella Saetta Quartu (Pietro Ghiani e Romano Monni): attualmente occupano saldamente la seconda piazza anche se lontani dalla vetta di ben quattro lunghezze, con una Polisportiva Colognola ai Colli che viaggia a punteggio pieno.
Tennistavolo Norbello (Francesco Sanna e mauro Mereu) e Tennistavolo Sassari (Gianni Sanna e Leonardo Spadavecchia) occupano rispettivamente penultimo e ultimo posto ma la gioia delle due squadre è commovente perché esperienze di questo tipo non vanno interpretate solo dal punto di vista agonistico.
Mauro Locci (tecnico La Saetta Quartu): “La prima partita è stata ostica, gli avversari (Circolo Etneo) erano agguerriti e non regalavano nulla. Romano Monni e Pietro Ghiani sono stati molto attenti e mantenendo la concentrazione hanno portato a casa la partita.
Contro l’Olimpicus non era facile perché per provare a vincere bisogna battere il fortissimo Raimondo Alecci. Escono fuori delle belle partite, soprattutto Ghiani-Alecci con il nostro portacolori che impensierisce Raimondo soprattutto nel primo set finito ai vantaggi. Terza e ultima partita del concentramento pugliese contro Sassari, seconda vittoria senza grossi patemi”.
Agnese Maccioni (presidente La Saetta Quartu): “Come società siamo soddisfatti dell’andamento del campionato. I ragazzi stanno dando il massimo, considerando le difficoltà negli allenamenti, non avendo ancora purtroppo la palestra a disposizione. Nonostante tutto, in attesa di dare costanza al loro lavoro, mi fa piacere constatare che non si arrendono”.
Mauro Mereu (Tennistavolo Norbello): “Dei tre impegni affrontati in un solo giorno, sicuramente quello più impegnativo è stato contro i padroni di casa del Casamassima, rivelatasi compagine troppo forte. Ma a parte tutto per me non esistono gare facili perché nel complesso ho avuto a che fare con avversari di grande esperienza e bravura.
Rispetto al primo concentramento non credo di essere migliorato, un sacco di acciacchi mi hanno impedito di raggiungere un discreto stato di forma.
Il desiderio di migliorare è grande ma se le condizioni fisiche non migliorano non posso fare previsioni ottimistiche.
E poi anche le restrizioni per la pandemia non mi stanno aiutando nella pratica costante degli allenamenti Per fortuna ho un compagno di squadra, Francesco Sanna, con cui vado molto d’accordo perché è una persona equilibrata e non smette mai di incoraggiarmi.
Anche lui sta facendo i conti con una condizione precaria ma a mio avviso sta migliorando tantissimo. E poi ho potuto contare su un tecnico molto preparato come Eliseo Litterio che dà sempre i consigli giusti ma difficilmente applicabili visti gli avversari di gran lunga superiori. Non posso dimenticarmi della mia allenatrice Ana Brzan, davvero molto brava sia come motivatrice, sia come tecnico in senso stretto.
Con Eliseo forma una coppia veramente moto istruttiva, sono due persone speciali. Concludo dicendo che sono stato molto fortunato nel trovare una persona come Simone Carrucciu che mi ha fatto solo del bene e sono molto orgoglioso di vestire la maglia giallo blu”.
Leonardo Spadavecchia (Tennistavolo Sassari): “Per me è stato un piacere essere tra i protagonisti del concentramento pugliese. Anche se non ho portato punti, ho riacquistato quell’autostima che avevo perso a Verona l’anno scorso.
Mi manca un’adeguata preparazione fisica. La tendenza è confermare o trovare paralimpici di bassa classe con meno handicap, probabilmente per una questione di risultati; fa male constatare questa anomalia. Perché non fare torneo suddiviso per classi?
In tal modo, verrebbero valorizzate tutte le “anomalie”. Polemiche a parte, sono stato bene ed ho socializzato subito con tutti. Ringrazio il Tennistavolo Sassari per avermi incluso nella squadra, che ho rispettato dando il massimo del mio impegno, anche se reduce da 21 operazioni (l’ultima il 16 dicembre u.s.). Ho onorato la maglia, che ricorderò sempre.
La mia società è di esempio a molte squadre che pensano solo al puro risultato. È stata un’esperienza meravigliosa, non solo per quello che ho ricevuto dal prendervi parte e di condividere momenti di gioia con tante persone ma anche e soprattutto per la possibilità che ho avuto di coronare con la pratica i sacrifici fatti, per l’accoglienza ricevuta e per l’importanza che lo sport ha nel promuovere l’integrazione sociale di tante persone con disabilità”.