Lo afferma in un’intervista al quotidiano La Repubblica Mariastella Gelmini, ministro degli Affari Regionali e le Autonomie.
“Con altri 8 milioni di vaccini in arrivo ad aprile avremo un cambio di passo”, sottolinea Gelmini, che spiega: “Le decisioni le prendiamo sulla base dei numeri. E i quasi 24 mila contagi e i 501 morti di ieri dimostrano che non possiamo ancora aprire come avremmo voluto.
Col decreto varato, appena i dati lo consentiranno, si potrà subito intervenire e alleggerire i vincoli. Il provvedimento ridà speranza all’Italia. Dopo due settimane dall’entrata in vigore, dunque verosimilmente dal 20 aprile, col calo dei contagi e l’incremento delle vaccinazioni potremo pensare alle riaperture laddove sarà possibile. Salvini continua a ripetere che è la scienza a decidere e la politica ad adottare le scelte conseguenti. E così sarà. Si dicono soddisfatti anche loro”.
Quanto ai vaccini, il ministro spiega: “In Italia sono state inoculate 10 milioni di dosi. E la media delle regioni è del 90,7 per cento rispetto alle dosi consegnate. Stanno correndo. La stessa Lombardia con 1,6 milioni è prima per numero di vaccini”. I problemi sono “a monte: nei contratti europei e nel mancato rispetto dei termini da parte di Big Pharma. Il presidente Draghi si è fatto sentire in Europa, i risultati arriveranno”.
(ITALPRESS).