FaceMouse: la lezione di Simone Soria
FaceMouse. Un click sul mouse per ridare vita, incorrere un sogno che genera energie incredibili, muove talenti inespressi e quando si realizza è premiata non solo la tenacia ma soprattutto la speranza verso un futuro che può e deve essere diverso. Questa è la lezione di Simone Soria, un giovane ingegnere informatico affetto dalla nascita da una grave forma di tetraplegia spastica, che, dopo aver raggiunto il traguardo della laurea, si è buttato a capofitto in un attività di ricerca e sviluppo di ausili per portatori di handicap.
Avevo incontrato Simone Soria tre anni fa nel corso dell’assemblea dell’associazione invalidi civili e da quel colloquio scaturì un intervista, facendo così conoscere questa storia straordinaria. Simone ha coronato il suo sogno con l’inaugurazione del Centro Ausili A.I.D.A. (Ausili Informatici per Disabili e Anziani) alla quale sono intervenute le maggiori autorità di Modena: dal sindaco Giorgio Pighi, all’arcivescovo Benito Cocchi, al rettore Gian Carlo Pellacani.
L’intervista
“Alla laurea”, racconta Simone, “ci sono arrivato non solo per mio merito, ma anche grazie alla mia famiglia che, con coraggio, mi ha sempre sostenuto e grazie a un intrecciarsi di eventi positivi. Sono una delle poche persone disabili gravi laureate in ingegneria informatica e ho avuto l’intuizione e la capacità di creare un ausilio di comunicazione utile a tanti, il FaceMouse.
Penso che il mio ruolo nel progetto di Dio sia quello di aiutare le persone più sfortunate di me a integrarsi nella società attraverso l’informatica. Così è nata Aida, una realtà che trova soddisfazioni di valore inestimabile per aiutare le persone disabili. Le persone che si rivolgono a me”, afferma Simone, “in molti casi non parlano, a volte non hanno mai comunicato in modo autonomo, nei casi più gravi sono persone considerate stupide e incapaci di intendere solo perché non sono mai riuscite a comunicare”.
L’attività professionale di Simone si estende a livello nazionale ed è rivolta a famiglie, scuole, associazioni come l’Anffas e istituti come il Caritas di Modena. Le sue creazioni sono molto apprezzate in Giappone dove si valuta più il saper fare che il saper parlare.
“Volevo farmi sentire anche a Modena, dove vivo”, prosegue Soria, “e così ho fondato un Centro Ausili per cultura e società dove offrire un punto di riferimento per la disabilità, dove la famiglia può trovare l’aiuto di professionisti che lavorano per la persona, Ausili Informatici per Disabili e Anziani che sono in grado di soddisfare disabilità anche gravi e riescono a ridare la capacità di comunicare”.
L’esperienza di Simone Soria all’intuizione di Dio che ha affidato all’uomo la creazione per trasformarla a servizio di ogni creatura: Dio ha affidato il mondo agli uomini e oggi ne vediamo un applicazione.
Qui di seguito il servizio andato in onda al programma delle iene dove parlano della storia di Simone. https://www.youtube.com/watch?v=ZfCjgqTDaC0
Michela Farci