A conclusione una serie di procedimenti penali tutti inerenti denunce/querele per diffamazione presentate da vari soggetti nei confronti di Franco MACCARI ora V. Presidente Nazionale della FSP – Federazione Sindacale di Polizia nel corso degli anni in cui ricopriva la carica di Segretario Generale di altra sigla sindacale e quasi tutte approdate per competenza territoriale negli Uffici Giudiziari di Venezia.
– Il 15 febbraio 2021, il Giudice per le indagini preliminari di Venezia ha “ordinato l’archiviazione del procedimento” instaurato dopo un iter giudiziario iniziato nel MARZO 2016 con denuncia presentata dall’allora Dir. della V Zona Polizia di Frontiera di Roma Tiziano Vetro per frasi asseritamente diffamatorie contenute in una lettera al Dipartimento della P.S. inviata da Franco Maccari. Procedimento a conclusione dopo innumerevoli atti formalizzati e notificati con presentazioni personali a Roma e Venezia. Identica conclusione aveva già avuto la denuncia presentata, per la stessa lettera, dal Dir. della Frontiera di Olbia, negli Uffici giudiziari di Roma e della Sardegna. Maccari è stato assistito nel corso degli anni dallo Studio dell’Avv.to Eugenio Pini del Foro di Roma.– Il 16 febbraio 2021, il Tribunale di Venezia ha “dichiarato non doversi procedere” per intervenuta remissione di querela accettata in giudizio dopo un iter giudiziario iniziato nel LUGLIO 2014 con denuncia presentata dall’allora Dir. della Polstrada di Catania Marco Calvisi per frasi asseritamente diffamatorie contenute in un volantino e successiva lettera al Capo della Polizia inviata da Franco Maccari. Procedimento a conclusione dopo innumerevoli atti formalizzati e notificati con presentazioni personali a Roma e Venezia. Maccari è stato assistito nel corso degli anni dallo Studio dell’Avv.to Eugenio Pini del Foro di Roma.
– il 13 aprile 2021, presso il Tribunale di Venezia, si è concluso un processo lungo ed articolato, preceduto da un iter giudiziario iniziato nel LUGLIO 2016 con denuncia presentata dall’allora Questore di Venezia Angelo Sanna per innumerevoli frasi asseritamente diffamatorie contenute in più volantini e lettere inviate al Capo della Polizia da Franco Maccari e dopo innumerevoli atti formalizzati e notificati con presentazioni personali a Venezia.
Il Tribunale di Venezia ha completamente assolto Franco Maccari per tutte le numerose frasi, lettere e volantini in contestazione riconoscendo la piena liceità delle affermazioni sindacali e, per converso, le condotte negative che venivano contestate all’ex Questore Sanna, condannando Maccari solo per una (1) frase contenuta in una (1) lettera, ad una multa di 1400 euro ed al risarcimento di 5.000 euro (a fronte di una richiesta di 50.000 euro) senza provvisionale contro la quale Maccari ha già annunciato ricorso in appello! Maccari è stato assistito nel corso degli anni dallo Studio dell’Avv.to Eugenio Pini del Foro di Roma e dall’Avvocato Gianpaolo Bevilacqua del Foro di Venezia. E’ da aggiungere, solo per dovere di cronaca, che all’ex Questore Sanna è stata confermata recentemente anche in Appello una delle condanne ricevute per le condotte antisindacali tenute durante la sua permanenza a Venezia.
– il 13 aprile 2021 presso il Tribunale di Venezia, è stato rinviato (ed andrà a sentenza) al prossimo 4 maggio 2021 un processo, preceduto da un iter giudiziario iniziato nell’OTTOBRE 2016 con denuncia presentata dall’allora Senatore del M5S Marco Scibona per frasi asseritamente diffamatorie contenute in un comunicato stampa inviato da Maccari che ribatteva a delle inaccettabili dichiarazioni dello stesso Senatore sugli incidenti avvenuti in Val di Susa per la Tav ed a seguito della morte di un Poliziotto a Ventimiglia. Procedimento a conclusione dopo innumerevoli atti formalizzati e notificati con presentazioni personali a Venezia. Maccari è stato assistito nel corso degli anni dallo Studio dell’Avv.to Eugenio Pini del Foro di Roma.
PER COMPLETEZZA:
Il 13 novembre 2020, presso il Tribunale di Ferrara, senza megafoni, senza trasmissioni televisive, senza titoli di giornale che hanno portato a minacce di morte, insulti di ogni tipo, radicando l’idea di un fatto che non è accaduto e che è stato riconosciuto come tale, Franco Maccari è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste, al termine di una vicenda giudiziaria innescata da una querela presentata dalla sig.ra Moretti Aldrovandi nel MARZO 2013 (così come è stata archiviata nell’ottobre 2015 altra denuncia addirittura per stalking presentata sempre dalla sig.ra Moretti Aldrovandi nel SETTEMBRE 2013).
Una fake news ante litteram, un incendio mediatico che ha condizionato la vita dei protagonisti, alcuni ormai deceduti da anni, marchiati in modo indelebile per un fatto non commesso. L’amara constatazione che una vittoria non ripaga di quanto speso e sofferto per poter affermare di nuovo, a viso aperto, la verità: nessuna manifestazione era stata fatta sotto le finestre dell’ufficio della sig.ra Moretti, né sotto la casa della stessa, madre di Federico Aldrovandi, come scritto e ripetuto pedissequamente in più sedi.
Il sit-in silenzioso del Sindacato di Polizia nella piazza principale di Ferrara, che seguiva iniziative identiche anche in altre città, chiedeva che ai poliziotti, come a chiunque altro condannato a sei mesi per un fatto colposo, fossero applicate le medesime pene alternative al carcere come per gli altri condannati. Richieste respinte da un Tribunale di Sorveglianza che avevamo voluto portare dinanzi agli occhi dei cittadini.
Per arrivare a questo, dopo oltre sette anni, Maccari ha dovuto rigettare la richiesta di remissione di querela della sig.ra Moretti e presentarsi in Tribunale decine di volte, il tutto solo per poter sostenere le ragioni e spiegare la attività in difesa di tutti i Poliziotti italiani, tutti! Maccari è stato assistito nel corso di tutti questi anni dallo Studio dell’Avv.to Eugenio Pini del Foro di Roma, il quale ha commentato:
Caro Franco,
Ho letto con piacere la Sentenza che riguarda la Tua persona, nel processo svoltosi nella città di Ferrara e conclusosi, dopo molti anni, con pronuncia a Te favorevole, nella più alta formula pronunciabile da un Giudice, quella: de Il fatto con sussiste.
Mi complimento con Te in quanto tutti i passaggi distorti negli anni, ripeto tutti, hanno trovato una lettura corretta, adeguata e, soprattutto giusta.
Nell’ordine, è stata riconosciuta:
1. La correttezza della espressione da Te usata;
2. La presenza, nella foto, del fenomeno di percolazione post mortem;
3. La direzione, (verso la stampa), delle Tue parole;
4. Il mancato ingresso, almeno nella fase di prima istanza, nel fascicolo del dibattimento della fotografia de qua.
Ribadisco il mio rallegrarmi con Te per la conclusione di questa vicenda che conosco quanto Ti ha pesato doverla portare nel corso di questi lunghi anni.
Chiudo con la speranza (oltre che con il desiderio) che in un futuro imminente si possano spiegare molte altre cose.
Eugenio Pini
Nonostante tutte le favorevoli determinazioni giunte a distanza di anni di sofferenti attese e partecipazioni, gli effetti devastanti della gogna mediatica allo “scoccar della notizia”, quelli non passeranno mai e non trovano nemmeno parità pubblicitaria nell’informazione delle conclusioni.