Il saggio percorre gli ultimi 10 anni di indipendentismo sardo offrendo nuovi spunti di riflessione per il rilancio della battaglia per l’autodeterminazione della Sardegna.
“Dare finalmente all’abbandono un movimento e un anima” è stato pubblicato da Catartica Edizioni nella Collana I Diari della Motocicletta (136 pag., 13 euro).
Il libro:
Il richiamo alle origini popolari e rivoluzionarie del sardismo si lega a decise suggestioni gramsciane che – sostengono gli autori – era decisamente un sardista, nella misura in cui «poneva la questione della liberazione della Sardegna dal giogo coloniale come una costante della sua riflessione politica e intellettuale».
La riflessione storica si lega però all’attualità politica e alla crisi profonda dell’indipendentismo moderno. Il lavoro di Sabino e Fara si concentra anzi soprattutto sulla necessità di fornire una lettura del fallimento storico dell’indipendentismo organizzato e dei suoi principali protagonisti, per avanzare la proposta – sotto forma di manifesto – di un nuovo percorso di emancipazione, liberazione della Nazione Sarda.
Il libro evidenzia i momenti che maggiormente nell’ultimo decennio hanno portato l’indipendentismo alla sua attuale condizione di inconsistenza politica, ragionando su un possibile nuovo cammino. È necessario fare autocritica e dare finalmente all’abbandono un movimento e un’anima. Un passo indietro? Una rinuncia? La dichiarazione della resa e l’abbandono dell’ambito indipendentista? La presa di coscienza della fine dell’indipendentismo organizzato o l’apertura di un confronto sulle ragioni del suo fallimento? In questo testo si vuole risponde a ciascuna di queste domande.
Gli autori:
Il presente volume raccoglie i seguenti contributi:
“Per un movimento popolare sardo” di Cristiano Sabino
I 12 passi del Sardismo Popolare
Sos dòighi passos de su Sardismu Populare
Link: https://www.catarticaedizioni.com/2021/02/dare-finalmente-allabbandono-un.html
Le parole.
«Pro sa primma borta in s’istòria de s’umanidade una generatzione noa si acùrtziat a sa vida pùblica dimandende·si si at a èssere s’ùrtima e si su mundu at a tènnere unu benidore. S’economia basada subra su profetu, subra sa conchista de mercados semper noos, subra su consumu, subra sa linearidade de sa produtzione, est s’economia de su presente, de s’egoismu, de sa disconnessione intre òmine e comunidade e intre comunidade e natura. Pro unu muntone de tempus chie at avantzadu un’arresonu gai est istadu etichetadu o at etichetadu a issu etotu comente “ambientalista”, “ecologista”, “birde”.»