I Presidenti delle Regioni vogliono riaprire tutto ma il virus corre sugli autobus del trasporto locale per colpa loro. Molti di quegli stessi Presidenti di Regioni, a partire dai Capi di Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna, hanno riempito le liste di furbetti del vaccino amici loro e espongono numeri scandalosi di vaccinazioni eseguite tra gli over 80 e gli over 70. Sono tra i principali responsabili dei ritardi e delle insufficienze della campagna nazionale di vaccinazione. O questi Capi delle Regioni si mettono subito in riga o siano commissariati anche nelle attività di esecuzione
di Roberto Napoletano, Direttore del Quotidiano del Sud
Il Paese stremato di tutto ha bisogno meno che delle tarantelle di Capi e capetti delle Regioni. Sono bastati pochi controlli e non mirati per mettere a nudo uno spaccato impressionante del trasporto pubblico locale che noi ben conosciamo e abbiamo definito in tempi non sospetti “il doppio gioco” dei Capi delle Regioni. Nel dicembre dell’anno scorso avevamo scritto così. C’è un limite a tutto, questo limite è stato superato da un pezzo. Fanno i belli con i soldi degli altri e non perdono il vizio di demolire con protervia proprio gli altri che permettono loro di parlare. Hanno battuto cassa come sempre anche nel Ristori quater e si sono presi 250 milioni dalla Ragioneria generale dello Stato che consentono loro di pagare la rata dei mutui e di liberare le risorse per dare loro, non lo Stato, i ristori agli amici che vogliono.
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