Come l’ecosostenibilità, ambito in cui la cialda spicca, rappresentando, rispetto ad altri metodi di preparazione, il più green e il mezzo più economico per ottenere un buon caffè, grazie all’assenza di plastica e metallo, che permette di contenere i costi.
Dalla stessa indagine emerge anche che a preferire cialde e capsule sono i 18-34enni, mentre il caffè in moka è scelto maggiormente dagli over 45.
Tra cialda e capsula, in materia di ecosostenibilità, non c’è sfida: la cialda, grazie al caffè pressato tra due veli di filtro carta risulta il sistema “green” per eccellenza. Non a caso, una volta esausta, si smaltisce nell’umido trasformandosi in compost riutilizzabile come fertilizzante naturale.
Corposo, denso e cremoso: questi gli attributi richiesti al “caffè al bancone”, che appartengono anche alla cialda. I motivi che li avvicinano sono vari. Per quanto riguarda il confezionamento della cialda, ad esempio, durante l’estrazione del caffè, non c’è contatto con materiali resistenti come plastica o alluminio, ma solo con il naturale filtro carta e ciò garantisce il gusto omogeneo tipico del “caffè del bar”.
Inoltre la maggior parte delle cialde in commercio sono Easy Serving Espresso, ovvero totalmente compatibili con diversi marchi e modelli di macchine, a differenza delle capsule dove i sistemi sono chiusi e di conseguenza vincolano il consumatore a utilizzare capsule che si adattano a specifiche macchinette per espresso.
I vantaggi sono numerosi: il più importante riguarda la libertà di scelta. Il consumatore ha la possibilità di scegliere tra un’ampia varietà di gusti e cialde offerte da vari marchi, acquistare la macchina da caffè dell’azienda che preferisce e allo stesso tempo, sperimentare e diversificare.
(ITALPRESS).