Migranti, non solo Ong: anche giornalisti nel mirino della Procura di Trapani.
“Andrea Palladino, cronista di sicura affidabilità e professionalità, sulle pagine del quotidiano “Domani” – si legge nel comunicato – ha rivelato come, nell’ambito di una inchiesta sulle ong condotta dagli inquirenti di Trapani, sarebbero state intercettate le conversazioni di diversi giornalisti“.
Nella nota la Fnsi chiede chiarezza: “Chi e perché ha disposto tali misure? Si volevano scoprire le fonti, violando il segreto professionale? A che titolo sono state trascritte le intercettazioni relative ai colloqui tra la cronista Nancy Porsia e la sua legale Alessandra Ballerini? Perché, particolare ancora più inquietante, sono stati trascritti brani relativi alle indagini su Giulio Regeni?“.
Fnsi afferma che a conclusione della nota che “fornirà alle colleghe e ai colleghi ogni supporto e sosterrà tutte le iniziative che intenderanno promuovere”.
LO RUSSO (FNSI): INTERCETTAZIONI LIBIA INQUIETANTI
di Brando Ricci
“Inquietante” e “molto grave”: sono queste le parole che Raffaele Lo Russo, segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), impiega per definire le intercettazioni ai danni di giornalisti che si occupano di Libia, emersa da un’inchiesta pubblicata oggi dal quotidiano Domani.
I fatti raccolti risalgono al 2016, e collocati nel contesto delle indagini della Procura di Trapani su ong e favoreggiamento all’immigrazione clandestina dalla Libia. E’ nell’ambito di questa inchiesta, rivela infatti Domani, che almeno cinque giornalisti sarebbero stati intercettati e le cui conversazioni, anche quelle inerenti fatti personali, sarebbero state trascritte dagli inquirenti.
“Non vorrei che questa operazione fosse nata per individuare le fonti di questi colleghi” ipotizza Lo Russo, sentito dall’agenzia Dire. Secondo il segretario generale della Fnsi, “è gravissimo che giornalisti vengano intercettati mentre fanno il loro lavoro”.
Il dirigente della più importante organizzazione di rappresentanza dei giornalisti in Italia denuncia poi un fatto “inquietante”: “E’ stata trascritta una conversazione della reporter Nancy Porsia con la sua avvocata, Alessandra Ballerini – spiega – e si è dato conto addirittura degli spostamenti di quest’ultima in relazione a un altro importantissimo caso che segue e che non ha nulla a che vedere con l’oggetto dell’indagine: quello sulla morte di Giulio Regeni”. Ballerini è anche la legale dei familiari del ricercatore italiano morto in Egitto in circostanze ancora poco chiare nel febbraio del 2016.
Per quanto riguarda il ruolo di Fnsi, Lo Russo non ha dubbi: “Ci auguriamo che le autorità facciano luce e prendono provvedimenti. Intanto siamo al fianco dei colleghi e siamo pronti a sostenerli”. I cronisti che sarebbero stati intercettati secondo l’inchiesta di Domani, pubblicata da Andrea Palladino, sarebbero tutti giornalisti che da tempo si occupano della Libia, del traffico di essere umani e dei respingimenti, delle violazioni della Guardia Costiera di Tripoli e delle attività delle ong. Tra i nomi accertati fino ad adesso, oltre a Porsia, anche Nello Scavo, di Avvenire, Sergio Scandurra, di Radio Radicale, Francesca Mannocchi de L’Espresso, Carla De Pasquale, collaboratrice di Report, e Fausto Biloslavo, de Il Giornale.
FRATOIANNI: INTERCETTATI ILLECITAMENTE GIORNALISTI E AVVOCATI? INQUIETANTE
“Che durante le tante, troppe inchieste su quelle ong che salvano vite in mezzo al Mediterraneo, siano stati illecitamente intercettati giornalisti ed avvocati, che siano state rivelate fonti tutelate dal segreto professionale e sia state rese note informazioni personali e delicatissime, è assolutamente inquietante ed assolutamente inaccettabile. “ Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.
“Ne dovranno rispondere- prosegue il leader di SI- i ministri dell’interno dell’epoca e chi lo ha permesso. Anche le ministre Cartabia e Lamorgese dovranno spiegare al Parlamento se si continua ancora con questi comportamenti. Presenteremo un’interrogazione parlamentare al governo”.
ORFINI: GRAVI LE INDAGINI SU GIORNALISTI CHE DENUNCIANO ORRORI
“Una cosa che non può e non deve accadere in un paese democratico. Curioso che capiti a chi indaga, racconta e denuncia l’orrore libico. Orrore del quale il nostro paese è corresponsabile”. Lo scrive su twitter Matteo Orfini, parlamentare del Partito Democratico, a commento dell’inchiesta della procura di Trapani dalla quale emergono indagini e intercettazioni ai giornalisti che scrivono su Libia e migranti.
Fonte: Agenzia Dire – www.dire.it