“Musichiere” ha lasciato il porto di Santa Teresa Gallura…
La morte di Silverio Feola, noto “Musichiere“, ha destato infinita tristezza in paese e, soprattutto, tra i pescatori e tra coloro che lo conoscevano.
Silverio era un uomo umile e amico di tutti, buono e generoso, sempre con il sorriso sulle labbra. Ha trascorso gran parte della sua esistenza terrena solcando il mare tra la Sardegna, la Corsica e la Liguria, affermandosi come pescatore di grandi capacità.A bordo del suo peschereccio “Alba” era diventato un mito, sia per i colleghi, sia per i teresini. Da giovane si appassionò alla trasmissione televisiva “Il Musichiere”, tanto è vero che in paese, ben presto, gli affibbiarono, appunto, il soprannome “Musichiere“, di cui , Silverio, per certi, aspetti, andava fiero.
Una volta “esplosa” la corsa alla pesca del corallo, Silverio intuì che quel tipo di attività avrebbe consentito maggiori profitti rispetto al mestiere della classica pesca praticata fin da ragazzo, non esitò a svolgerla con intensità. E quello fu un bel periodo non solo per lui, ma anche per tanti colleghi teresini e non solo.
Una volta, però, che la Regione Sardegna proibì la pesca del corallo con l’ingegno, Silverio ritornò a dedicarsi al suo vecchio mestiere di pescatore fino allo scorso anno, occupazione che ha dovuto abbandonare, purtroppo, per l’insorgere di una grave malattia.
Con la morte di “Musichiere” Santa Teresa ha perso un personaggio marinaresco di notevole spessore. E’ un’altra tessera del mosaico che ha contribuito alla storia teresina.
Alla famiglia e a tutti i parenti giungano le condoglianze di SardegnaReporter.