NEL 2020 la Sardegna ancora seconda per raccolta pro capite di RAEE
La Sardegna nel 2020 ha avviato a corretto smaltimento 14.281 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Lo evidenzia il Rapporto Annuale 2020 del Centro di Coordinamento RAEE, l’istituzione che sintetizza i risultati conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione per la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.
Rispetto al 2019, il risultato cresce del 3,4% e mantiene l’Isola al decimo posto a livello nazionale per volumi complessivi, sebbene il trend sia tra i più bassi tra le regioni del Centro-Sud che mediamente segnano un +17%, va riconosciuto un livello di raccolta eccellente.
Incrementi relativamente contenuti vengono registrati dalla raccolta di freddo e clima (R1) che tocca le 7.155 tonnellate (+1,7%), così come per quella dei grandi bianchi (R2) che si attesta a 5.438 tonnellate (+2,9%). Più significativa la crescita della raccolta di rifiuti di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) che raggiunge le 3.062 tonnellate, con un incremento del 10%. Risultato invece in calo dell’1,1% per la raccolta di rifiuti di apparecchi con schermi (R3) che si attesta a 2.271 tonnellate, si tratta dell’unica contrazione registrata da questo raggruppamento tra le regioni del Sud Italia. Scende (-3,3%) anche la raccolta dei rifiuti di sorgenti luminose (R5) che si ferma a 37 tonnellate, in linea con l’andamento negativo emerso a livello nazionale.
Migliora la raccolta pro capite regionale che raggiunge gli 8,71 kg per abitante (+8,4%), valore quasi doppio rispetto alla media del Sud Italia (4,70 kg/ab) grazie al quale la Sardegna si conferma al secondo posto a livello nazionale per raccolta pro capite e al primo posto tra le regioni meridionali.
Risulta piuttosto alta (88%) la percentuale media di rifiuti veicolati dai centri di raccolta comunali, ma con importanti differenze tra le diverse province.
Raccolta per province
La provincia di Sassari raccoglie circa il 40% dei volumi regionali, per un totale di 6.081 tonnellate, in crescita dell’1% rispetto all’anno precedente, incremento tra i più contenuti rispetto alle altre province isolane. A determinare la performance sono state le lievi contrazioni nella raccolta in R1 (-0,2% per un totale di 1.389 tonnellate), in R2 (-0,8% per un totale di 2.657 tonnellate), e in R3 (773 tonnellate complessiva con una riduzione dell’1,5%), compensate dalla crescita della raccolta in R4, pari a quasi 94 tonnellate in più del 2019. Incrementa, anche se per quantitativi minori, anche la raccolta in R5, pari a 13,3 tonnellate complessive.
Segue con poco più della metà dei volumi la provincia di Cagliari che raccoglie 3.124 tonnellate, con un +6,6% rispetto al 2019, derivante da una crescita trasversale in tutti raggruppamenti, caso unico in Regione.
Con l’unico valore in negativo dell’Isola (-0,4%), la provincia di Sud Sardegna si ferma a 1.957 tonnellate, soprattutto a causa dei risultati in R1 (-3,5% per un totale di 509 tonnellate) e in R3 (-8,1% per un totale di 458 tonnellate) e nonostante il buon risultato in R4 (+9,34% per quasi 500 tonnellate).
Cresce del 3,2% la raccolta della provincia di Nuoro che raggiunge le 1.776 tonnellate, ma è la provincia di Oristano a registrare l’incremento percentuale più elevato con un +14,2% che porta la raccolta a 1.343 tonnellate, performance cui ha contribuito in maniera significativa la crescita in R1 (+20%) per un totale di 345 tonnellate e quella di R2 (+16,2%) per un totale di 415 tonnellate.
La provincia di Sud Sardegna è anche l’unica a non avere alcun luogo di raccolta della distribuzione sul proprio territorio mentre in quella di Cagliari oltre il 37% della raccolta provinciale proviene proprio dagli LdR, contribuendo con un quantitativo nettamente superiore al dato medio italiano, pari al 18%. Più contenuto, pari a quasi il 10%, l’incidenza degli LdR nella raccolta provinciale di Oristano. Sempre nella provincia di Cagliari la raccolta del raggruppamento cinque è sostenuta per quasi il 22%dei volumi totali dagli installatori.
Al pari di Sud Sardegna, anche nelle province di Nuoro e di Sassari il contributo dominante, con oltre il 94% della raccolta, è fornito dai centri di raccolta comunali.
In termini di raccolta pro capite, spicca la provincia di Sassari con 12,62 kg/ab. Fatta eccezione per la provincia di Sud Sardegna che si ferma ad una raccolta pro capite di soli 5,43 kg/ab (-3,2%), ma comunque sempre al di sopra della media di area (4,70 kg/ab), i risultati delle restanti province sono tutte in crescita e superano la media nazionale (6,14 kg/ab): Nuoro arriva a 8,29 kg/ab (+0,5%), Oristano a 8,28 kg/ab (+11%) e Cagliari a 7,42 kg/ab (+9,1%).
Le dichiarazioni
“I dati della Sardegna sono assai positivi. L’Isola è la seconda regione in Italia per raccolta pro capite con un mix di conferitori che comprende sia centri di raccolta comunali sia luoghi di raggruppamento della distribuzione” commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. “L’eccellenza della provincia di Sassari, il cui dato pro capite supera i 12,6 kg/ab con risultati positivi in tutti i raggruppamenti, si contrappone a quella di Sud-Sardegna che pur superando la media dell’area di appartenenza del territorio italiano, figura come la “Cenerentola” dell’ambito isolano e alla quale si chiede di produrre uno sforzo per incrementare la raccolta. Da valutare la raccolta carente del cagliaritano sugli apparecchi con schermi per comprendere quali possano essere le ragioni di tale risultato anche in previsione di un prossimo switch off televisivo. In ogni caso alla Sardegna si accosta sempre l’aggettivo di virtuosa per i risultati conseguiti”.
“Dopo il secondo posto nella graduatoria nazionale per quantità di rifiuti urbani raccolti e avviati a recupero, la Sardegna, grazie all’impegno di tutte le comunità della nostra Isola, si attesta al secondo posto anche nella raccolta pro capite di RAEE, al primo tra le regioni meridionali” dichiara l’Assessore della Difesa dell’ambiente della Regione Sardegna, Gianni Lampis. “È il risultato di un grande lavoro di squadra tra Regione, enti locali e cittadini che consente di realizzare risultati importanti, che, però, non rappresentano certamente un punto di arrivo, bensì un valido punto di partenza per raggiungere altri e migliori obiettivi”.
Piattaforma raeeitalia.it
Per chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente questi dati, può avvalersi di raeeitalia.it, il sito che raccoglie i dati sui RAEE gestiti in Italia, dal 2018 ad oggi, messo a disposizione di tutti gli interessati dal Centro di Coordinamento RAEE. La sezione “Rapporti annuali” fotografa il sistema RAEE anno per anno, offrendo, nelle pagine interne, diversi dettagli e livelli di approfondimento, dal dato nazionale fino a quelli dei singoli Comuni.
Per monitorare l’andamento dell’anno in corso è stata creata una sezione dedicata con dati aggiornati mese per mese. Tutti i dati sono disponibili per il download.Centro di Coordinamento RAEE
Il Centro di Coordinamento RAEE è un consorzio di natura privata, gestito e governato dai Sistemi Collettivi sotto la supervisione del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero dello Sviluppo Economico. È costituito dai Sistemi Collettivi dei produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE), in adempimento all’obbligo previsto dal Decreto Legislativo n. 49 del 14 marzo 2014.
Il compito primario del Centro di Coordinamento RAEE è garantire su tutto il territorio nazionale una corretta gestione dei RAEE originati dalla raccolta differenziata, assicurando che tutti i Sistemi Collettivi lavorino con modalità ed in condizioni operative omogenee; il Centro di Coordinamento RAEE stabilisce, inoltre, come devono essere assegnati i Centri di Raccolta RAEE ai diversi Sistemi Collettivi.