Matrimoni in spiaggia e in altre locations esclusive.
Matrimoni in spiaggia. Così commenta il consigliere Salvatore Pinna: «Da oggi ci si potrà sposare in moltissimi luoghi meravigliosi del nostro Comune. Con i piedi immersi nelle acque cristalline del golfo, sulla splendida isola di Tavolara, nella caratteristica e rinomata Piazzetta San Marco di Porto Rotondo, nel giardino del Museo Archeologico o, ancora, nel verde del fantastico parco Fausto Noce.
Le ricadute positive non potranno che aversi su tutta la filiera che riguarda le cerimonie: dagli abiti alla ristorazione, passando per l’accoglienza e le tradizioni del nostro territorio, dalla pasticceria alla floricoltura.
La strategia è quindi volta a dare nuovo impulso al tessuto economico della nostra città, che oggi più che mai necessita di stimoli e risorse per potersi rendere competitiva e per mantenere gli alti standard che hanno sempre contraddistinto la filiera turistica della Gallura, con l’obiettivo di attrarre sempre più visitatori e valorizzando luoghi con scenografie uniche, all’insegna del turismo sostenibile».
«Oggi più che mai abbiamo bisogno di sviluppare una sensibilità ecologica in ogni ambito della nostra vita – interviene la consigliera e presidente della commissione cultura Simonetta Padre – .È necessario continuare il percorso plastic free nelle scuole e calarlo in altre realtà. Ecco quindi che anche i matrimoni possono diventare ecologici, se si attuano scelte corrette e consapevoli.
Il regolamento prevede che non si possa utilizzare plastica né in caso di banqueting né per gli allestimenti, compresi i palloncini che, liberati in aria, non spariscono romanticamente nel cielo come nell’immaginario collettivo, ma vanno ad inquinare».
«Olbia può e deve continuare a crescere, – prosegue Pinna – ed è preciso compito dell’amministrazione fornire ai nostri concittadini gli strumenti necessari. Questo regolamento è un passo concreto verso una città sempre più dinamica, giovane ed attrattiva».
«Un grande ringraziamento va agli uffici comunali, il cui contributo è stato decisivo» conclude il consigliere.